Aeshna caerulea
Tassonomia
Nome scientifico | Aeshna caerulea |
Descrittore | (Ström, 1783) |
Nome comune | Dragone azzurro |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | Quasi Minacciata (NT)
|
Anno di pubblicazione | 2014
|
Autori | Roberto Fabbri, Alex Festi, Sonke Hardersen, Federico Landi, Elisa Riservato
|
Revisori | Carlo Utzeri
|
Compilatori | Elisa Riservato, Roberto Fabbri, Alex Festi, Cristina Grieco, Sönke Hardersen, Federico Landi, Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Corrado Teofili, Carlo Utzeri
|
Razionale | Aeshna caeruleaha distribuzione piuttosto ristretta e localizzata nelle Alpi italiane (B1) e modifiche agli habitat possono portare alla scomparsa locale di alcune popolazioni; sebbene siano in continuità con le popolazioni di Svizzera e Austria, la specie è valutata Quasi Minacciata (NT).
|
Areale Geografico
Distribuzione | Aeshna caerulea è una specie a distribuzione boreoalpina, presente nella penisola scandinava e in Scozia, nell'Europa centrale è presente solo nelle Regioni Alpine. In Italia è segnalata solo per i rilievi alpini di Trentino Alto Adige, Veneto e Lombardia. In quest'ultima regione i dati sono relativi agli anni '70 del Novecento (Bucciarelli 1972) e meritano conferma.
|
Popolazione
Popolazione | La specie in Italia è piuttosto localizzata e nei siti alpini è discretamente diffusa ma mai abbondante. Nei pochi siti conosciuti situati al di sotto del limite forestale la specie è, invece, rara. La popolazione italiana è in continuità con le popolazioni di Svizzera e Austria, che sono classificate come minacciate.
|
Tendenza della popolazione | Stabile |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | Vola dalla fine di giugno alla fine di settembre, con il maggior numero d'individui presenti fra metà luglio e metà agosto. È una tipica specie montana che in Europa centrale si ritrova solamente sopra i 1500 m s.l.m. Mentre al di sotto del limite delle foreste si rinviene unicamente nelle torbiere, in alta montagna colonizza anche paludi e sorgenti torbose. Lo sviluppo larvale può durare fino a 5 anni (Wildermuth 2012).
|
Ambiente | Terrestre, Acqua dolce
|
Altitudine (metri sopra il livello del mare) | Max: 2209 m Min: 1385 m
|
Minacce
Principali minacce | Le torbiere e i prati umidi di alta montagna, ove non sono sottoposti a forme di tutela, spesso sono usati come pascolo. A parere degli esperti, il pascolo tradizionale mantiene e contribuisce allo sviluppo del microhabitat favorevole alla specie, mentre un pascolo intensivo può determinare un decadimento della qualità dell'habitat larvale nonché l'uccisone per calpestio di individui in fase di sfarfallamento. Inoltre i siti di riproduzione possono essere minacciati dalla costruzione di bacini artificiali per l'innevamento. Nelle torbiere sotto il limite forestale invece la perdita di habitat larvali è causata dai naturali fenomeni di interramento nonché dall' immissione di fauna ittica.
|
Misure di conservazione
Misure di conservazione | Gran parte dei siti conosciuti sono già protetti a vari livelli. Non vi sono però attualmente in atto misure di conservazione specifiche. Si ritiene opportuna una maggior tutela degli habitat alpini dagli effetti del pascolo intensivo (calpestio e deiezioni) tramite una parziale recinzione delle aree umide e interventi di ripristino e mantenimento delle torbiere al di sotto del limite forestale.
|
Bibliografia
Bucciarello, I. (1972), L'Aeschna caerulea (Ström) in Italia e altre interessanti catture nella regione alpina. Boll. Soc. ent. Ital. n.:(6-7) pp. 94-99
Wildermuth, H. (2012), Aeshna caerulea in den Schweizer Alpen (Odonata: Aeshnidae). Libellula Suppl. pp. 77-106
|