Antipathella subpinnata
Tassonomia
Regno | Phylum | Classe | Ordine | Famiglia |
ANIMALIA | CNIDARIA | ANTHOZOA | ANTIPATHARIA | MYRIOPATHIDAE |
Nome scientifico | Antipathella subpinnata |
Descrittore | Ellis & Solander, 1786 |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | Minor Preoccupazione (LC) |
Anno di pubblicazione | 2014 |
Autori | Marzia Bo, Carlo Cerrano, Giuseppe Corriero, Giorgio Bavestrello, Eva Salvati, Roberto Sandulli |
Revisori | Leonardo Tunesi |
Compilatori | Eva Salvati, Marzia Bo, Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Corrado Teofili |
Razionale | La specie sembra avere una ampia distribuzione nei mari italiani, e, sebbene esistano diversi esempi concreti di impatto sulle popolazioni, non vi sono al momento dati che possano quantificare eventuali declini e pertanto è valutata a Minor Preoccupazione (LC). |
Areale Geografico
Distribuzione | Specie segnalata in tutti i mari italiani ad eccezione del Nord Adriatico. |
Popolazione
Popolazione | Tracce di declino di alcune popolazioni sono evidenti dalle indagini ROV, sebbene nuove popolazioni vengano progressivamente scoperte. |
Tendenza della popolazione | Unknown |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | Si insedia su fondale roccioso con scarsa sedimentazione. In ambiente altamente sedimentato le colonie sono più piccole. Specie arborescente di grandi dimensioni (fino a 1.5 m di altezza). Forma tipicamente dense aggregazioni anche di oltre 30000 colonie. Non si hanno dati precisi circa la stretegia riproduttiva di questa specie: si ritiene una specie longeva, con tassi di crescita lenti, capacità riproduttiva legata al periodo tardo-estivo, bassa dispersione larvale e tempi di generazione, supposti sui dati della cogenerica A. fiordensis, di circa 30 anni. Le taglia minima di fertilità è 70 cm in A. fiordensis, il che significherebbe che in una popolazione di A. subpinnata circa il 10% delle colonie è fertile. Le colonie possono ospitare una ricca fauna associata. |
Ambiente | Marino |
Profondità (metri sotto il livello del mare) | Min: 60 m Max: 600 m |
Minacce
Principali minacce | In alcune aree rocciose l'azione dei tramagli e dei palamiti può impattare sulle colonie, così come l'azione di risospensione del sedimento da parte dello strascico. Dati di impatto per la Grecia ionica riferiscono 30-70 colonie di corallo nero per anno per pescatore con la pesca al pagello in fondali del tutto comparabili a quelli italiani. Sebbene non esistano dati quantitativi, è noto che questa specie è comunemente parte del bycatch della pesca artigianale e ricreativo. |
Misure di conservazione
Misure di conservazione | Se si dovessero identificare delle zone in cui le popolazioni sono in buone condizioni, quelle zone andrebbero certamente salvaguardate attraverso l'istituzione di aree marine protette pronfonde nelle quali vigono restrizioni alla pesca. Inclusa nel SIC p |
Bibliografia
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