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Federparchi

Eptesicus nilssonii


Non ApplicabileDDMinor PreoccupazioneQuasi MinacciataVulnerabileIn PericoloIn Pericolo CriticoEstinta nella RegioneEstinta in Ambiente SelvaticoEstinta

Tassonomia

RegnoPhylumClasseOrdineFamiglia
ANIMALIACHORDATAMAMMALIACHIROPTERAVESPERTILIONIDAE

Nome scientificoEptesicus nilssonii
Descrittore(Keyserling et Blasius, 1839)
Nome comuneSerotino di Nilsson

Informazioni sulla valutazione

Categoria e criteri
della Lista Rossa
Carente di Dati (DD)
Anno di pubblicazione 2013
AutoriPaolo Agnelli, Adriano Martinoli, Danilo Russo, Dino Scaravelli
RevisoriGIRC
CompilatoriCarlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili
RazionaleSi tratta di una specie naturalmente rara sul territorio italiano perché ai margini dell' areale. Comune in diverse aree dell' arco alpino centro-orientale, non esistono informazioni per quello occidentale pertanto la sua valutazione è Carente di dati (DD).

Areale Geografico

DistribuzioneL'areale mondiale della specie è molto ampio, dall'Europa centro-settentrionale al Giappone (European Mammal Assessment Workshop, Illmitz, Luglio 2006). In Italia la specie è nota solo per le province di Sondrio, Trento e Belluno (B. Lanza & P. Agnelli in Spagnesi & Toso 1999). Distribuzione mappata in Ckmap (Ruffo & Stock 2005).

Popolazione

PopolazioneComune nel settore alpino centro-orientale, non esistono informazioni per quello occidentale.
Tendenza della popolazioneUnknown

Habitat ed Ecologia

Habitat ed EcologiaSpecie relativamente microterma e poco timorosa di vento, pioggia e freddo, predilige le zone di media e bassa montagna nelle parti più temperate del suo areale (Europa centrale, ad es.), quelle di pianura e di bassa altitudine nelle parti più fredde (ad es. Europa settentrionale); pur frequentando soprattutto foreste di conifere, boschi e boscaglie, non disdegna altri tipi di ambienti naturali o seminaturali ed è frequente anche nelle aree con insediamenti umani. I suoi limiti altidudinali sono dal livello del mare ai 2290m sulle Alpi (B. Lanza & P. Agnelli in Spagnesi & Toso 1999, Lanza 2012).
AmbienteTerrestre

Minacce

Principali minacceIl maggior pericolo è rappresentato dall' azione di disturbo da parte dell' uomo nei rifugi abituali (grotte e costruzioni) (B. Lanza & P. Agnelli in Spagnesi & Toso 1999).

Misure di conservazione

Misure di conservazioneElencata in appendice IV della direttiva Habitat (92/43/CEE). Protetta dalla Convenzione di Bonn (Eurobats) e Berna. Valutata Least Concern dallo European Mammal Assessment (Temple & Terry 2007).

Bibliografia

Agnelli, P., Martinoli, A., Patriarca, E., Russo, D., Scaravelli, D. & Genovesi, P. (2004), Linee guida per il monitoraggio dei Chirotteri: indicazioni metodologiche per lo studio e la conservazione dei pipistrelli in Italia. Quaderni di Conservazione della NaturaMinistero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio - Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica "A. Ghigi", Roma

Chirichella R., Mattiroli S., Nodari M., Preatoni D. G., Wauters L. A., Tosi G., Martinoli A. (2003), The Adamello-Brenta Natural Park bat community (Mammalia, Chiroptera): distribution and population status Hystrix pp. 29-45

GIRC (2004), The Italian bat roost project: a preliminary inventory of sites and conservation perspectives Hystrix, It. J. Mamm. pp. 55-68

Lanza, B. (2012), Fauna d'Italia, Chiroptera Calderini, Bologna

Ruffo, S. & Stock, F. (2005), Checklist e distribuzione della fauna italiana Memorie dei Museo Civico di Storia Naturale di Verona - 2. Serie Sezione Scienze della Vita

Temple, H.J. & Terry, A. (2007), The Status and Distribution of European Mammals. Office for Official Publications of the European Communities. pp. VIII + 48


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