Myotis emarginatus
Tassonomia
Nome scientifico | Myotis emarginatus |
Descrittore | (Geoffroy E., 1806) |
Nome comune | Vespertilio smarginato |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | Quasi Minacciata (NT)
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Anno di pubblicazione | 2013
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Autori | Paolo Agnelli, Adriano Martinoli, Danilo Russo, Dino Scaravelli
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Revisori | GIRC
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Compilatori | Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili
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Razionale | La specie ha subito un forte declino in passato, mentre adesso sembra essere stabile nonostante sussistano ancora elementi di preoccupazione legata alla perdita di rifugi utili e, localmente, alla scomparsa di colonie. La specie pertanto viene classificata Quasi Minacciata (NT).
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Areale Geografico
Distribuzione | In Italia la specie è presente praticamente in tutto il territorio (B. Lanza & P. Agnelli in Spagnesi & Toso 1999). Distribuzione mappata in CKmap (Ruffo & Stock 2005).
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Popolazione
Popolazione | In passato la specie ha subito un forte declino della disponibilità dei siti di riproduzione, svernamento e alimentazione, ma adesso sembra essere stabile e in espansione. Persistono, tuttavia, fattori di minaccia, soprattutto legati alla perdita di rifugi in edifici.
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Tendenza della popolazione | Stabile |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | Specie termofila che si spinge sin verso i 1.800 m di quota, prediligendo le zone temperato-calde di pianura e collina, sia calcaree e selvagge sia abitate, con parchi, giardini e corpi d' acqua. Rifugi estivi al Nord soprattutto negli edifici, che condivide spesso con altre specie (quali Rhinolophus hipposideros e Myotis myotis), ma anche nelle bat-box e nei cavi dei muri e degli alberi; al Sud prevalentemente in cavità sotterranee naturali o artificiali (B. Lanza & P. Agnelli in Spagnesi & Toso 1999). Sverna in cavità ipogee (Agnelli et al. 2004).
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Ambiente | Terrestre
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Altitudine (metri sopra il livello del mare) | Max: 1800 m
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Minacce
Principali minacce | La principale minaccia è la ristrutturazione o l'utilizzo degli edifici da parte dell'uomo, che causa l'abbandono del sito da parte della colonia, oltre che la perdita di ambienti di alimentazione per intensificazione dell'agricoltura. Svernamento essenzialmente in siti ipogei, anch'essi soggetti a minaccia.
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Misure di conservazione
Misure di conservazione | Elencata in appendice II, IV della direttiva Habitat (92/43/CEE). Protetta dalla Convenzione di Bonn (Eurobats) e di Berna. Considerata Least Concern dallo European Mammal Assessment (IUCN 2007).
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Bibliografia
Agnelli, P., Martinoli, A., Patriarca, E., Russo, D., Scaravelli, D. & Genovesi, P. (2004), Linee guida per il monitoraggio dei Chirotteri: indicazioni metodologiche per lo studio e la conservazione dei pipistrelli in Italia. Quaderni di Conservazione della NaturaMinistero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio - Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica "A. Ghigi", Roma
GIRC (2004), The Italian bat roost project: a preliminary inventory of sites and conservation perspectives Hystrix, It. J. Mamm. pp. 55-68
Ruffo, S. & Stock, F. (2005), Checklist e distribuzione della fauna italiana Memorie dei Museo Civico di Storia Naturale di Verona - 2. Serie Sezione Scienze della Vita
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