Madrepora oculata
Tassonomia
Regno | Phylum | Classe | Ordine | Famiglia |
ANIMALIA | CNIDARIA | ANTHOZOA | SCLERACTINIA | OCULINIDAE |
Nome scientifico | Madrepora oculata |
Descrittore | Linnaeus, 1758 |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | In Pericolo Critico (CR) A4c |
Anno di pubblicazione | 2014 |
Autori | Marzia Bo, Carlo Cerrano, Giuseppe Corriero, Giorgio Bavestrello, Eva Salvati, Roberto Sandulli |
Revisori | Leonardo Tunesi |
Compilatori | Eva Salvati, Marzia Bo, Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Corrado Teofili |
Razionale | La specie è valutata in Pericolo Critico (CR) sulla base di un declino della popolazione nel passato in gran parte dell'areale (Liguria, Canale di Sicilia, Tirreno), maggiore dell'80% negli ultimi 50 anni, e proiettato nel futuro a causa del declino dell'habitat. |
Areale Geografico
Distribuzione | Questa specie è una delle due specie costruttrici di scogliere profonde del Mediterraneo, insieme a Lophelia pertusa. Dati di presenza si hanno per il Mar Ligure, Tirreno, Canale di Sicilia, Canale d'Otranto e Adriatico meridionale. |
Popolazione
Popolazione | Nel mar Ligure, nel Tirreno e nel Canale di Sicilia, la pesca a strascico profonda ha determinato una forte riduzione della specie a partire negli anni '60. Le popolazioni sarde e dell'Adriatico meridionale sono considerate in buono stato di conservazione. |
Tendenza della popolazione | In declino |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | La specie è distribuita in un range di profondità tra 250 m (Sardegna) e 800m (Santa Maria di Leuca). In genere è distribuita nei canyon dove può formare scogliere profonde. Su fondo piatto sedimentato invece forma grandi cuscini. Occasionalmente, può insediarsi su rifiuti di origine antropica. Il tempo di generazione è 30 anni. Le ramificazioni sono molto sottili e fragili. La specie ha una crescita lenta pari a 5-34 mm l'anno e una colonia di dimensioni medie (20 cm) ha un'età di 20-30 anni. Molti pesci sono legati all'habitat creato dalla specie. |
Ambiente | Marino |
Profondità (metri sotto il livello del mare) | Min: 250 m Max: 800 m |
Minacce
Principali minacce | La specie è minacciata dagli impatti della pesca che provocano la rottura delle colonie da parte dell'attrezzo e dalla sedimentazione. L'impatto della pesca a strascico è maggiore nel Canale di Sicilia, in Liguria e in parte nel Tirreno. Si tratta di una specie wurmiana ad affinità fredda che potrebbe subire gli effetti dei cambiamenti climatici. Come tutte le madrepore profonde, anche questa specie è sensibile all'acidificazione delle acque. |
Misure di conservazione
Misure di conservazione | Elencata nell'Annesso II della Convenzione di Barcellona. Le zone in cui le popolazioni sono in buone condizioni vanno salvaguardate attraverso l'istituzione di aree marine protette del largo nelle quali vigono restrizioni alla pesca. |
Bibliografia
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