Rana latastei
Tassonomia
Regno | Phylum | Classe | Ordine | Famiglia |
ANIMALIA | CHORDATA | AMPHIBIA | ANURA | RANIDAE |
Nome scientifico | Rana latastei |
Descrittore | Boulenger, 1879 |
Nome comune | RANA DI LATASTE |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | Vulnerabile (VU) B2ab(iii) |
Anno di pubblicazione | 2013 |
Autori | Franco Andreone, Claudia Corti, Francesco Ficetola, Edoardo Razzetti, Antonio Romano, Roberto Sindaco |
Revisori | UZI, SHI |
Compilatori | Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili |
Razionale | Valutata Vulnerabile (VU) perché la sua area occupata è minore di 2000 km2, la sua distribuzione è severamente frammentata e sussiste un declino continuo dell'estensione e della qualità del suo habitat in nord Italia. Fortemente minacciata dalla presenza di gamberi alloctoni. |
Areale Geografico
Distribuzione | Sub-endemismo italiano distribuito nella pianura padano-veneta, nel Canton Ticino, nella provincia di Trieste e in alcuni siti in Istria, Slovenia e Croazia (F. Barbieri & S. Mazzotti in Sindaco et al. 2006). Presente dal livello del mare fino a 500 m di quota. |
Popolazione
Popolazione | Più comune nella parte nord-orientale dell'areale, diventa più raro in quella più occidentale (Piemonte a Ovest del Fiume Ticino), dov'è presente con popolazioni ampiamente disgiunte e costituite da un ridotto numero di individui. La specie è considerata complessivamente in declino, tant'è che a sud del Po una delle due popolazioni isolate è considerata estinta a causa della presenza di gamberi alloctoni. |
Tendenza della popolazione | In declino |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | L' habitat originale della specie è costituito dalla foresta semi-igrofila della Pianura Padana (quasi completamente scomparsa). La specie è attualmente associata a boschi decidui umidi lungo i corsi d' acqua, dove la vegetazione è abbondante. Può adattarsi localmente anche alle coltivazioni di pioppo, purchè con sottobosco non lavorato. Iberna a terra anche a 1 km dall' acqua. Si riproduce prevalentemente in acque debolmenti correnti o alimentate da falda (lanche fluviali) in aree boschive. Può adattarsi ad habitat modificati come i canali di irrigazione, ma solo se questi si trovano vicino a residui di bosco necessari per lo svernamento (Temple & Cox 2009). |
Ambiente | Terrestre, Acqua dolce |
Altitudine (metri sopra il livello del mare) | Max: 500 m |
Minacce
Principali minacce | Minacciata dalla scomparsa degli ultimi boschi planiziali golenali, dall'introduzione di gamberi alloctoni e pesci predatori (Ficetola et al. 2011), dalla distruzione degli habitat riproduttivi a causa delle alluvioni e i lavori post-alluvione, dall'abbassamento del livello delle acque e dall'inquinamento (Bologna & La Pasta 2004, F. Barbieri & S. Mazzotti in Sindaco et al. 2006). |
Misure di conservazione
Misure di conservazione | Elencata in appendice II della Convenzione di Berna e in appendice II, IV della direttiva Habitat (92/43/CEE). Protetta dalla legge italiana e presente in aree protette. In atto misure di ricostruzione di siti riproduttivi e traslocazioni in Lombardia (F. Barbieri & S. Mazzotti in Sindaco et al. 2006). |
Bibliografia
Bologna M. A. & La Posta S. (eds) (2004), Monitoring the conservation status of threatened amphibian and reptile species of Italian fauna. Italian Journal of Zoology n.71, suppl.1: pp. 1-183 Ficetola, G.F., Siesa, M.E., Manenti, R., Bottoni, L., De Bernardi, F., Padoa-Schioppa, E. (2011), Early assessment of the impact of alien species: differential consequences of an invasive crayfish on adult and larval amphibians. Diversity and Distributions n.17 pp. 1141–1151 Sindaco, R., Doria, G., Razzetti, E. & Bernini, F. (2006), Atlante degli anfibi e rettili d'Italia Societas Herpetologica Italica, Edizioni Polistampa, Firenze Temple, H.J. E Cox, N.A (2009), European Red List of Amphibians. Office for Official Publications of the European Communities., Luxembourg |