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Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
Federparchi

Sympetrum depressiusculum


Non ApplicabileCarente di DatiMinor PreoccupazioneQuasi MinacciataVulnerabileENIn Pericolo CriticoEstinta nella RegioneEstinta in Ambiente SelvaticoEstinta

Tassonomia

RegnoPhylumClasseOrdineFamiglia
ANIMALIAARTHROPODAINSECTAODONATALIBELLULIDAE

Nome scientificoSympetrum depressiusculum
Descrittore(Sélys, 1841)
Nome comuneCardinale padano

Informazioni sulla valutazione

Categoria e criteri
della Lista Rossa
In Pericolo (EN) A2c
Anno di pubblicazione 2014
AutoriRoberto Fabbri, Alex Festi, Sonke Hardersen, Federico Landi, Elisa Riservato
RevisoriCarlo Utzeri
CompilatoriElisa Riservato, Roberto Fabbri, Alex Festi, Cristina Grieco, Sönke Hardersen, Federico Landi, Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Corrado Teofili, Carlo Utzeri
RazionaleA causa del cambiamento della gestione delle risaie la specie ha subito un declino di almeno il 50% negli ultimi 10 anni e pertanto è valutata In Pericolo (EN) per il criterio A (A2c). Il cambio di gestione dell'ambiente risicolo, l'ambiente dove la specie era presente fino agli anni '60 del secolo scorso con sciami di migliaia di individui, ha portato la specie ad essere una delle più rare in Italia. E' necessario individuare le ultime popolazioni riproduttive e conservarne i siti.

Areale Geografico

DistribuzioneLa specie ha distribuzione euro-asiatica, con areale europeo relativamente ristretto e frammentato. In Italia è segnalata con certezza per le regioni settentrionali, in cui sono presenti le popolazioni più importanti, e per Toscana, Umbria e Campania.

Popolazione

PopolazioneLa specie era una delle più comuni negli ambienti risicoli fino agli anni '60-'70 del secolo scorso, con migliaia di individui nelle risaie piemontesi (Capra e Galletti 1978). Oggi è una delle specie più rare e le popolazioni, dove presenti, sono composte da poche decine di individui. A causa del drastico cambiamento di gestione delle risaie (pers. comm.), la popolazione ha subito un declino maggiore del 50% negli ultimi 10 anni.
Tendenza della popolazioneIn declino

Habitat ed Ecologia

Habitat ed EcologiaGli adulti compaiono alla fine di maggio e possono essere osservati fino ad ottobre, in maggiore abbondanza in agosto. Le larve si sviluppano in raccolte d'acqua stagnante di pianura, anche temporanee, in lanche, paludi, bacini artificiali, risaie e torbiere.
AmbienteTerrestre, Acqua dolce
Altitudine
(metri sopra il livello del mare)
Max: 1600 m
Min: 5 m


Minacce

Principali minacceLa specie colonizza ambienti di acque ferme o debolmente correnti, per cui in Italia l'ambiente elettivo era rappresentato dalle risaie che storicamente ospitavano grandi popolazioni. Il drastico cambiamento di gestione delle risaie negli ultimi decenni, che ora prevede vari cicli di asciutte durante la stagione, ha comportato la trasformazione di questi ambienti da "zone umide temporanee" in trappole ecologiche. Di conseguenza le popolazioni di organismi a vita anfibia che originariamente sfruttavano le ri

Misure di conservazione

Misure di conservazioneNon sono attualmente in atto misure di conservazione specifiche. Nei siti in cui la specie è ancora presente si ritengono strettamente necessarie misure atte alla salvaguardia e al miglioramento della qualità dei suoi habitat. Nel caso specifico delle risaie si consiglia una incentivazione di forme di gestione tradizionali.

Bibliografia

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