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Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
Federparchi

Myotis nattereri


Non ApplicabileCarente di DatiMinor PreoccupazioneQuasi MinacciataVUIn PericoloIn Pericolo CriticoEstinta nella RegioneEstinta in Ambiente SelvaticoEstinta

Tassonomia

RegnoPhylumClasseOrdineFamiglia
ANIMALIACHORDATAMAMMALIACHIROPTERAVESPERTILIONIDAE

Nome scientificoMyotis nattereri
Descrittore(Kuhl, 1817)
Nome comuneVespertilio di Natterer
Note tassonomicheStudi molecolari recenti hanno evidenziato che le popolazioni italiani costituirebbero una specie separata da Myotis nattereri sensu stricto (Salicini et al. 2011) e che in esse possono inoltre riconoscersi lignaggi diversi (Galimberti et al. 2012) il cui significato tassonomico resta da valutarsi.

Informazioni sulla valutazione

Categoria e criteri
della Lista Rossa
Vulnerabile (VU) A2c
Anno di pubblicazione 2013
AutoriPaolo Agnelli, Adriano Martinoli, Danilo Russo, Dino Scaravelli
RevisoriGIRC
CompilatoriCarlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili
RazionaleValutata Vulnerabile (VU) per il declino della popolazione. Specie localmente frequente in aree forestali, minacciata dalla progressiva scomparsa e frammentazione di aree forestali idonee. Vista la velocità di scomparsa dei boschi maturi non gestiti necessari per la riproduzione della specie si inferisce una velocità di riduzione della popolazione superiore al 30% negli ultimi 30 anni.

Areale Geografico

DistribuzioneIn Italia la specie è presente nella maggior parte delle regioni continentali e peninsulari, nonché in Sicilia (B. Lanza & P. Agnelli in Spagnesi & Toso 1999). Le informazioni sulla presenza della specie sono comunque scarse (Agnelli et al. 2004). Distribuzione mappata in CKmap (Ruffo & Stock 2005).

Popolazione

PopolazioneSpecie poco comune (Agnelli et al. 2004).
Tendenza della popolazioneIn declino

Habitat ed Ecologia

Habitat ed EcologiaSpecie tipicamente forestale, predilige le aree boscose con paludi o altri specchi d' acqua, nonché parchi e giardini nelle zone antropizzate; dal livello del mare può spingersi sin oltre 2.000 m di quota (B. Lanza & P. Agnelli in Spagnesi & Toso 1999). Rifugi estivi in cavità arboree, edifici, ponti, bat box; ibernazione in ambientei ipogei naturali o artificiali (Agnelli et al. 2004).
AmbienteTerrestre
Altitudine
(metri sopra il livello del mare)
Max: 2150 m


Minacce

Principali minacceIl maggior pericolo è rappresentato dall' azione di disturbo da parte dell' uomo nei rifugi situati in grotte e costruzioni, e dal taglio dei vecchi alberi cavi (B. Lanza & P. Agnelli in Spagnesi & Toso 1999).

Misure di conservazione

Misure di conservazioneElencata in appendice IV della direttiva Habitat (92/43/CEE). Protetta dalla Convenzione di Bonn (Eurobats) e di Berna. Considerata Least Concern dallo European Mammal Assessment (Temple & Terry 2007).

Bibliografia

Agnelli, P., Martinoli, A., Patriarca, E., Russo, D., Scaravelli, D. & Genovesi, P. (2004), Linee guida per il monitoraggio dei Chirotteri: indicazioni metodologiche per lo studio e la conservazione dei pipistrelli in Italia. Quaderni di Conservazione della NaturaMinistero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio - Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica "A. Ghigi", Roma

Galimberti, A., Spada, M., Russo, D., Mucedda, M., Agnelli, P. (2012), Integrated Operational Taxonomic Units (IOTUs) in Echolocating Bats: A Bridge between Molecular and Traditional Taxonomy. PLoS ONE n.7(6)

GIRC (2004), The Italian bat roost project: a preliminary inventory of sites and conservation perspectives Hystrix, It. J. Mamm. pp. 55-68

Ruffo, S. & Stock, F. (2005), Checklist e distribuzione della fauna italiana Memorie dei Museo Civico di Storia Naturale di Verona - 2. Serie Sezione Scienze della Vita

Salicini, I., Ibáñez, Q.C., Juste, J. (2011), Multilocus phylogeny and species delimitation within the Natterer's bat species complex in the Western Palearctic. Mol Phylogenet Evol n.61(3) pp. 888-898


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