Hemorrhois hippocrepis
Tassonomia
Regno | Phylum | Classe | Ordine | Famiglia |
ANIMALIA | CHORDATA | REPTILIA | SQUAMATA | COLUBRIDAE |
Nome scientifico | Hemorrhois hippocrepis |
Descrittore | (Linnaeus, 1758) |
Nome comune | COLUBRO FERRO DI CAVALLO |
Note tassonomiche | La specie è inclusa nel genere Hemorrhois, piuttosto che nel genere Coluber come avveniva in passato, secondo quanto indicato da Nagy et al. (2004). |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | Quasi Minacciata (NT) |
Anno di pubblicazione | 2013 |
Autori | Franco Andreone, Claudia Corti, Francesco Ficetola, Edoardo Razzetti, Antonio Romano, Roberto Sindaco |
Revisori | UZI, SHI |
Compilatori | Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili |
Razionale | Data la ridotta distribuzione dell'areale effettivamente occupato (<2000 km2), la presenza in meno di 10 locations e l'assenza di declino (nessun dato a disposizione), la specie viene valutata Quasi Minacciata (NT). Sono comunque necessarie ulteriori analisi genetiche per chiarire la posizione tassonomica e l'origine delle popolazioni italiane. |
Areale Geografico
Distribuzione | Distribuita naturalmente in Portogallo, Spagna e in Nordafrica dal Marocco alla Tunisia. In Italia è presente in poche aree della Sardegna (indigenato dubbio) e a Pantelleria (dove potrebbe essere autoctona). Presente dal livello del mare fino a oltre 2000 m di quota in Spagna, non sono note le quote minima e massima per l'Italia (M. Zuffi in Sindaco et al. 2006). |
Popolazione
Popolazione | Ridotta distribuzione, può essere abbondante in habitat idoneo (Pantelleria), mentre in Sardegna sembrerebbe localizzata nella porzione sud-occidentale dell'isola (Cagliari e stagni limitrofi) dove, malgrado frequenti anche ambienti urbanizzati, appare scarsamente diffusa. |
Tendenza della popolazione | In declino |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | Specie piuttosto xerofila, tende ad abitare zone ben assolate. Si trova in una varietà di habitat aridi, secchi, rocciosi e sabbiosi, ma anche in cespuglieti, pascoli, aree agricole, pascoli, vigneti, oliveti, giardini rurali, piccoli centri urbani. In Sardegna sembra vivere in situazioni diverse (predilige zone umide) rispetto alle altre popolazioni (M. Capula & L. Luiselli in Corti et al. 2010). |
Ambiente | Terrestre |
Altitudine (metri sopra il livello del mare) | Max: 2000 m |
Minacce
Principali minacce | In Sardegna la specie sembra essere diffusa anche in zone antropizzate ma è comunque minacciata dalle alterazioni ambientali legate allo sviluppo turistico dell'isola. Le popolazioni sarde e quelle di Pantelleria sono minacciate anche dagli incendi stagionali (M. Capula & L. Luiselli in Corti et al. 2010). |
Misure di conservazione
Misure di conservazione | Elencata in appendice II della Convenzione di Berna e in appendice IV della direttiva Habitat (92/43/CEE). Presente in aree protette. |
Bibliografia
Corti, C., Capula, M., Luiselli, L., Razzetti, E., Sindaco, R. (2010), Fauna d'Italia, Reptilia Calderini, Bologna Nagy, Z.T., Lawson, R., Joger, U., & Wink, M. (2004), Molecular systematics of racers, whipsnakes, and relatives (Reptilia: Colubridae) using mitochondrial and nuclear markers Journal of Zoological Systematics and Evolutionary Research pp. 223-233 Sindaco, R., Doria, G., Razzetti, E. & Bernini, F. (2006), Atlante degli anfibi e rettili d'Italia Societas Herpetologica Italica, Edizioni Polistampa, Firenze |