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Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
Federparchi

Zamenis situla


Non ApplicabileCarente di DatiLCQuasi MinacciataVulnerabileIn PericoloIn Pericolo CriticoEstinta nella RegioneEstinta in Ambiente SelvaticoEstinta

Tassonomia

RegnoPhylumClasseOrdineFamiglia
ANIMALIACHORDATAREPTILIASQUAMATACOLUBRIDAE

Nome scientificoZamenis situla
Descrittore(Linnaeus, 1758)
Nome comuneCOLUBRO LEOPARDINO
Note tassonomicheSpecie inclusa in Zamenis secondo Utiger et al. (2002).

Informazioni sulla valutazione

Categoria e criteri
della Lista Rossa
Minor Preoccupazione (LC)
Anno di pubblicazione 2013
AutoriFranco Andreone, Claudia Corti, Francesco Ficetola, Edoardo Razzetti, Antonio Romano, Roberto Sindaco
RevisoriUZI, SHI
CompilatoriCarlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili
RazionaleValutata specie a Minor Preoccupazione (LC) per la sua distribuzione relativamente ampia, per la popolazione presumibilmente numerosa e perché è poco probabile che sia in declino abbastanza rapido per rientrare in una categoria di minaccia.

Areale Geografico

DistribuzioneDistribuita nel Mediterraneo sud-orientale. In Italia è presente nel sud-est della Sicilia, in Puglia e marginalmente in Basilicata, prevalentemente dal livello del mare fino a 700 m di quota (G. Scillitani, G.F. Turrisi & A. Vaccaro in Sindaco et al. 2006).

Popolazione

PopolazioneSpecie piuttosto frequente. Fortemente legata ad ambienti rurali caratterizzati da muretti a secco e comune anche in ambienti urbani (G. Scillitani, G.F. Turrisi & A. Vaccaro in Sindaco et al. 2006). Registrato un declino a livello locale (Pozio e Frisenda 1980). In un uliveto esteso per 264 ha in Salento, si stima una popolazione oscillante tra 33 e 48 individui, con una densità compresa tra 0,13 e 0,18 individui/ha.
Tendenza della popolazioneStabile

Habitat ed Ecologia

Habitat ed EcologiaUtilizza una grande varietà di habitat sia aridi sia umidi, generalmente aree aperte con vegetazione a macchia e con una certa estensione di affioramenti rocciosi, nonché aree agricole (e.g. agrumeti) (G. Scillitani & G. F. Turrisi in Corti et al. 2010).
AmbienteTerrestre
Altitudine
(metri sopra il livello del mare)
Max: 700 m


Minacce

Principali minacceNon sembra esistano minacce gravi per la specie che tuttavia sembra essere in regresso in Puglia (G. Scillitani, G.F. Turrisi & A. Vaccaro in Sindaco et al. 2006, Scillitane & Turrisi in Corti et al. 2010).

Misure di conservazione

Misure di conservazioneElencata in appendice II della Convenzione di Berna e in appendice II, IV della direttiva Habitat (92/43/CEE). Presente in aree protette (Cox & Temple 2009).

Bibliografia

Corti, C., Capula, M., Luiselli, L., Razzetti, E., Sindaco, R. (2010), Fauna d'Italia, Reptilia Calderini, Bologna

Cox, N.A. e Temple, H.J. (2009), European Red List of Reptiles. Office for Official Publications of the European Communities., Luxembourg

Pozio, E., e Frisenda, S. (1980), Gli Anfibi e i Rettili della Regione Puglia. Atti VII Simposio nazionale sulla conservazione della Natura, Cacucci, Bari pp. 233-257

Sindaco, R., Doria, G., Razzetti, E. & Bernini, F. (2006), Atlante degli anfibi e rettili d'Italia Societas Herpetologica Italica, Edizioni Polistampa, Firenze


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