Lampetra planeri
Tassonomia
Regno | Phylum | Classe | Ordine | Famiglia |
ANIMALIA | CHORDATA | AGNATHA | PETROMYZONTIFORMES | PETROMYZONTIDAE |
Nome scientifico | Lampetra planeri |
Descrittore | (Bloch, 1784) |
Nome comune | LAMPREDA DI RUSCELLO |
Note tassonomiche | Recenti studi genetici, su popolazioni dell'Italia meridionale (Campania), hanno evidenziato la presenza di peculiari aplotipi mitocondriali (Bianco et al. 2011). |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | Vulnerabile (VU) B2ab(iv) |
Anno di pubblicazione | 2013 |
Autori | Pier Giorgio Bianco, Vincenzo Caputo, Venera Ferrito, Massimo Lorenzoni, Francesco Nonnis Marzano, Fabrizio Stefani, Andrea Sabatini, Lorenzo Tancioni |
Revisori | UZI |
Compilatori | Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili |
Razionale | La specie ha una Area Of Occupancy stimata in < 2000 km2 ed è severamente frammentata. La specie è valutata Vulnerabile (VU) per il continuo declino del numero di subpopolazioni, in particolare, a causa della competizione e predazione ad opera di specie introdotte. |
Areale Geografico
Distribuzione | Originariamente in Italia era presente in tutte le regioni peninsulari tirreniche fino alla Campania; è inoltre nota una popolazione nel versante adriatico della penisola, presso il Fiume Pescara. Nel Lazio è stata rilevata in diversi corsi d'acqua secondari del bacino del Tevere (RI), del bacino del Garigliano ed altri corsi minori. In Campania è ben rappresentata, soprattutto, nei bacini del Bussento e Calore. Nel bacino umbro del Fiume Tevere, dove in passato era presente con numerose popolazioni, è quasi estinta (Lorenzoni et al. 2010). |
Popolazione
Popolazione | Attualmente, nel Lazio, l'effettiva presenza di popolazioni vitali è accertata per i corpi idrici del Farfa, Aniene, Liri-Garigliano, Posta Fibreno, Ninfa e Rio Santa Croce, mentre risulta estinta nel Mignone (nel bacino del fiume Mignone vi è una sola segnalazione del 2001 lungo il fosso di Monte Ianni) e nei restanti siti del basso Lazio (Tancioni 1996, Tancioni e Cataudella 2009, Sarrocco et al. 2012). In Campania, nel Parco del Cilento, le popolazioni sono ben rappresentate nei bacini del Bussento e Calore; mentre, è stata rilevata una piccola popolazione residua nel Mingardo (Bianco et al. 2011). Forte riduzione di tutte le popolazioni. In Umbria, nell'arco degli ultimi 26 anni, è stato riscontrato un calo progressivo. Era presente in numerosi corsi d'acqua fra i quali il Fiume Clitunno, dove raggiungeva abbondanze molto elevate; ora è presente, molto localizzata, in un corso d'acqua. |
Tendenza della popolazione | In declino |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | Specie esclusivamente di acqua dolce, non parassita. L. planeri si riproduce nel tratto medio superiore dei fiumi, in torrenti e ruscelli con acque pure, ben ossigenate e substrato ghiaioso. La fase larvale si svolge nei settori vallivi, su fondali a corrente moderata e substrato molle, dove l'ammocete resta infossato. Dopo la metamorfosi si assiste ad una rapida maturazione delle gonadi. Gli adulti presentano intestino degenerato e non sono in grado di alimentarsi. A secondo della latitudine, la riproduzione si svolge nel periodo da marzo a tutto giugno. Dopo la frega gli adulti muoiono. Le carcasse forniscono elementi nutritivi per i microrganismi che alimenteranno le larve. Alla schiusa, le larve sono trasportate passivamente dalla corrente fino a zone adatte al loro sviluppo. La larva è cieca e priva di denti ed ha abitudini prevalentemente notturne. Dopo 3 - 7 anni, secondo le caratteristiche bioclimatiche del loro habitat, quando hanno raggiunto almeno la lunghezza di 10 - 15 cm, le larve cominciano la metamorfosi che si completa in circa due mesi. Durante la metamorfosi sviluppano gli occhi e i denti, contemporaneamente l'intestino degenera. |
Ambiente | Acqua dolce |
Minacce
Principali minacce | Alterazione dell'habitat dovuta a canalizzazioni e costruzione di sbarramenti; inquinamento delle acque; pesca illegale; competizione e predazione ad opera di specie introdotte; ripopolamenti a salmonidi. Sono presenti, inoltre, minacce indirette che dipendono dalla portata dai bacini. |
Misure di conservazione
Misure di conservazione | Elencata in appendice II della direttiva Habitat 2/43/CEE ed è elencata fra le specie protette nella Convenzione di Berna (all. III). Inclusa nel piano d'azione generale per la conservazione dei Pesci d'acqua dolce italiani (Zerunian 2003). |
Bibliografia
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