Talpa romana
Tassonomia
Nome scientifico | Talpa romana |
Descrittore | Thomas, 1902 |
Nome comune | Talpa romana |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | Minor Preoccupazione (LC)
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Anno di pubblicazione | 2013
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Autori | Anna Loy
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Revisori | UZI, Atit
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Compilatori | Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili
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Razionale | La specie è abbondante e diffusa, le sue popolazioni sono ritenute stabili e pertanto viene valutata a Minor Preoccupazione (LC).
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Areale Geografico
Distribuzione | Endemismo italiano. La distribuzione della specie è limitata all'Italia centrale e meridionale con l'esclusione delle isole maggiori. Non si hanno dati certi per la Sicilia, ove nel secolo scorso vennero riportate alcune segnalazioni dubbie; da allora tutti gli Autori tendono a escludere la presenza della specie sull'isola. Il limite settentrionale dell'areale, anche se non è noto con esattezza, è dato dalla linea di contatto con la Talpa europea, e va dalla Toscana meridionale fino alle Marche (E. Dupré in Spagnesi & Toso 1999, A. Loy in Amori et al. 2008). Distribuzione mappata in Ckmap (Ruffo & Stock 2005).
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Popolazione
Popolazione | La difficoltà di osservazione, la scarsa importanza economica e gestionale oltre alle incertezze a livello sistematico solo di recente risolte, rendono praticamente impossibile stimare la consistenza della specie (E. Dupré in Spagnesi & Toso 1999). Comunque la specie è comune e si ritiene stabile (Temple & Terry 2007).
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Tendenza della popolazione | Stabile |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | La Talpa romana è presente in ambienti estremamente diversificati: dai terreni sabbiosi in prossimità del mare fino alle faggete appenniniche e addirittura sino a 2.000 m s.l.m., oltre il limite superiore della vegetazione arborea. Gli unici ambienti ove è stata rilevata una minore presenza della specie sono quelli con boschi di conifere, substrati sabbiosi e aridi (spiagge) e estese colture agricole, queste ultime probabilmente da mettere in relazione con un elevato tasso di mortalità dovuto all'accumulo di pesticidi, che si produce attraverso la dieta a base di invertebrati. Probabilmente gli ambienti preferiti sono costituiti dai pascoli, in cui gli escrementi animali migliorano la disponibilità edafica di fauna invertebrata (E. Dupré in Spagnesi & Toso 1999, A. Loy in Amori et al. 2008).
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Ambiente | Terrestre
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Altitudine (metri sopra il livello del mare) | Max: 2000 m
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Minacce
Principali minacce | Non vi sono motivi che facciano supporre rischi di conservazione della specie, anche se l'uso in agricoltura di insetticidi e prodotti chimici in genere, come pure dalle pratiche di aratura profonda, potrebbero portare a un declino locale delle popolazioni (E. Dupré in Spagnesi & Toso 1999).
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Misure di conservazione
Misure di conservazione | Valutata Least Concern dallo European Mammal Assessment (Temple & Terry 2007).
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Bibliografia
Amori, G., Contoli, L., Nappi, A. (2008), Fauna d'Italia, Mammalia II: Erinaceomorpha, Soricomorpha, Lagomorpha, Rodentia Calderini, Bologna
Ruffo, S. & Stock, F. (2005), Checklist e distribuzione della fauna italiana Memorie dei Museo Civico di Storia Naturale di Verona - 2. Serie Sezione Scienze della Vita
Temple, H.J. & Terry, A. (2007), The Status and Distribution of European Mammals. Office for Official Publications of the European Communities. pp. VIII + 48
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