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Federparchi

Apodemus alpicola


Non ApplicabileDDMinor PreoccupazioneQuasi MinacciataVulnerabileIn PericoloIn Pericolo CriticoEstinta nella RegioneEstinta in Ambiente SelvaticoEstinta

Tassonomia

RegnoPhylumClasseOrdineFamiglia
ANIMALIACHORDATAMAMMALIARODENTIAMURIDAE

Nome scientificoApodemus alpicola
DescrittoreHeinrich, 1952
Nome comuneTopo selvatico alpino

Informazioni sulla valutazione

Categoria e criteri
della Lista Rossa
Carente di Dati (DD)
Anno di pubblicazione 2013
AutoriGianni Amori, Sandro Bertolino, Dario Capizzi, Alessio Mortelliti
RevisoriUZI, Atit
CompilatoriCarlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili
RazionalePur non essendovi elementi per ritenere che la specie sia minacciata, le conoscenze sulla distribuzione sono del tutto insufficienti. Solo quattro comprensori alpini sono stati indagati con tecniche molecolari e craniometriche e altri tre solo craniometriche. Per questi motivi la specie viene valutata Carente di Dati (DD).

Areale Geografico

DistribuzioneEndemismo alpino. In Italia le informazioni sulla distribuzione sono molto limitate e si riferiscono a poche località dove esemplari della specie sono stati determinati a livello craniometrico e genetico: Val Venosta (BZ), Entrèves (AO); Parco Nazionale del Gran Paradiso; Collardente (IM), Alpi Liguri; o solo craniometrico: Val Veny e Val Ferret (AO), Pian del Cansiglio (TV) e Trentino (G. Amori & G. Aloise in Ruffo & Stock 2005, D. Capizzi e M. G. Filippucci in Amori et al. 2008, Bertolino et al. 2008). Distribuzione mappata in Ckmap (Ruffo & Stock 2005).

Popolazione

PopolazioneLa specie sembrerebbe abbondante in ambienti ottimali per la specie (D. Capizzi e M. G. Filippucci in Amori et al. 2008), ma mancano studi specifici e dati sulla consistenza e trend delle popolazioni.
Tendenza della popolazioneUnknown

Habitat ed Ecologia

Habitat ed EcologiaLe informazioni sull'ecologia di questa specie sono ancora limitate. Secondo Debernardi et al. (2003) preferisce cespuglieti di ontani ed ambienti aperti caratterizzati da presenza di rocce e bassa vegetazione legnosa ed erbacea; è presente anche in boschi di conifere. Secondo Reutter et al. (2003) la specie predilige ambienti di altitudine, essendo legata a foreste non dense e con sottobosco, a cespuglieti e prati alpini con aree rocciose, fiumi e nevi permanenti. Sulle Alpi occidentali, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso e in Val Veny e Val Ferret è diffuso sopra i 1500 m ed è la specie di Apodemus dominante sopra i 1750 m. In Austra e Svizzera è segnalato dai 550 m ai 2000 m (D. Capizzi e M. G. Filippucci in Amori et al. 2008).
AmbienteTerrestre
Altitudine
(metri sopra il livello del mare)
Max: 2000 m
Min: 550 m


Minacce

Principali minacceAl momento non si ritiene che esistano minacce importanti (European Mammal Assessment workshop, Illmitz, Austria, Luglio 2006).

Misure di conservazione

Misure di conservazioneVista l'assenza di proptezione a livello legislativo, la limitatezza dei dati distributivi e la necessità di utilizzare indagini specifiche per discriminare la specie dai suoi congeneri, si ritiene indipensabile avviare il monitoraggio della specie sulle Alpi. Presente in aree protette. Valutata Least Concern dallo European Mammal Assessment (Temple & Terry 2007).

Bibliografia

Amori, G., Contoli, L., Nappi, A. (2008), Fauna d'Italia, Mammalia II: Erinaceomorpha, Soricomorpha, Lagomorpha, Rodentia Calderini, Bologna

Bertolino, S., Vieceli, S., Tontini, L., Giacoma, C. (2008), Roditori e Soricomorfi nelle valli Ferret e Veny. Revue Valdôtaine Histoire Naturélle n.61-62: pp. 293-306

Debernardi, P., Patriarca, E., Reutter, B.A. (2003), Contribution to the knowledge of Apodemus genus in the Gran Paradiso national Park. Hystrix - Italian Journal of Mammalogy n.14: pp. 55-75

Ruffo, S. & Stock, F. (2005), Checklist e distribuzione della fauna italiana Memorie dei Museo Civico di Storia Naturale di Verona - 2. Serie Sezione Scienze della Vita


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