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LA DICHIARAZIONE IUCN DI JEJU
Il World Conservation Congress dell'IUCN) chiuso il 15 settembre 2012 nell'isola sudcoreana di Jeju, ha approvato la dichiarazione "Nature+: Towards a New Era of Conservation, Sustainability and Nature-based Solutions" presentata dal presidente dell'IUCN, dal Ministro dell'ambiente della Repubblica di Corea, dal Governatore della Provincia Autonoma Speciale di Jeju e dal Presidente del Korean Organizing Committee. Quello che segue è il testo tradotto in italiano:

Nature+: verso una nuova era di salvaguardia, sostenibilità e soluzioni basate sulla natura
1. La conservazione della diversità biologica, alla base stessa di tutta la vita sulla Terra, riveste un'importanza capitale per la vita degli esseri umani. Tuttavia, la diversità biologica, il clima e gli altri elementi del pianeta sono minacciati dalle attività umane e in particolare dalla nostra crescita basata sulle energie fossili, energivora e non sostenibile. La nostra generazione ha la responsabilità morale e la possibilità di impedire il più grande deterioramento della diversità biologica e della biosfera della Terra e noi ci impegniamo a contribuire attivamente.

2. Dalla sua creazione nel 1948, l'IUCN ha partecipato a tutti  principali dibattiti mondiali sull'ambiente e sullo sviluppo sostenibile, occupando  un ruolo di primo piano alla Conferenza Rio+20. Il documento finale della Conferenza descrive L'avvenire che noi vogliamo» e raccomanda che i governi del mondo prevedano che «L'eliminazione della povertà, l'abbandono dei modelli di consumo e di produzione insostenibili, in favore di modelli sostenibili, quali la protezione e la gestione delle risorse naturali sulle quali si basa lo sviluppo economico e sociale, sono sia gli obiettivi primari sia i prerequisiti dello sviluppo sostenibile». Questo documento invita ugualmente tutti i Paesi ad adottare misure urgenti per lottare contro gli effetti nefasti dei cambiamenti climatici.

3. L'IUCN fornisce le conoscenze scientifiche ed un rilevante supporto alla governance al fine di venire affrontare le grandi sfide che minacciano l'insieme dell'umanità. Durante i dibattiti ai quali hanno partecipato i governi, le imprese la società civile all'IUCN World Conservation forum, organizzato nel settembre 2012 nella Provincia autonoma speciale di Jeju, nella Repubblica di Corea, sono state identificate le seguenti azioni per conservare la diversità biologica sulla Terra.

Passare all'azione a scala globale in materia di conservazione
4. Tutti i settori della società devono prendere delle misure adeguate al fine di attuare a scala globale gli strumenti disponibili in materia di conservazione della diversità biologica e mettere quindi un freno al suo declino rapido e continuo. La perdita di biodiversità (a livello di geni, specie, ecosistemi) ha conseguenze nefaste per l'umanità, il che non può essere accettato.

5. La conservazione della natura prova ogni giorno di più la sua efficacia. Conseguentemente, dobbiamo ampliare le nostre azioni sulla terra e sul mare grazie a degli sforzi di conservazione mirati. In particolare, dobbiamo vigilare affinché le aree protette siano ben gestite; creare dei programmi di ripopolamento per le specie in pericolo, adottare delle misure per ripristinare e riabilitare gli habitat; rafforzare i programmi di riproduzione per la conservazione e ridurre o attenuare il sovrasfruttamento delle risorse naturali.

6. Sappiamo che la conoscenza è il motore dell'azione e che un'azione efficace e delle misure correttive richiedono migliori conoscenze sui pericoli che minacciano la biodiversità. Dobbiamo intensificare i nostri sforzi per riunire le informazioni sulle specie, gli habitat, gli ecosistemi, la governance e dipendenza umana differenziata secondo il genere verso la natura ed offrire così ai decision makers gli strumenti di cui hanno bisogno per una gestione efficace dei paesaggi terrestri e marini, che conservi la natura e sostenga i mezzi di sussistenza delle popolazioni.

Soluzioni basate sulla natura - Nature-based solutions
7. La biodiversità non deve essere considerata come un problema, ma al contrario come un'occasione per raggiungere degli obiettivi sociali più vasti. La natura è una gran parte della soluzione e alcune delle sfide più urgenti del nostro pianeta, quali il cambiamento climatico, la sostenibilità energetica, la sicurezza alimentare e lo sviluppo economico e sociale. Le soluzioni fondate sulla natura si basano sul contributo accertato degli ecosistemi diversificati e ben gestiti possono garantire per accrescere la resilienza degli esseri umani ed offrire alle donne ed agli uomini delle comunità povere delle opportunità supplementari. Allo stesso modo è necessario promuovere la consapevolezza, le conoscenze, la buona governance e gli investimenti sostenibili per dimostrare che la protezione dell'ambiente è affare di tutti e che l'umanità è fondamentalmente dipendente dalle natura.

8. Valorizzare la natura ed i servizi ecosistemici è una prima tappa cruciale per offrire dei vantaggi, delle risorse economiche  ed un riconoscimento ufficiale ai "custodi" della natura. Le Nature-based solutions offrono una vasta gamma di vantaggi sociali e possono attirare l'investimento pubblico e privato. L'IUCN promuoverà in prima fila un approccio della conservazione che riavvicini le comunità, la società civile, i governi e gli investimenti al fine di negoziare e di mettere in opera le soluzioni pratiche che ci offre la natura per far fronte alle molteplici sfide dello sviluppo, dimostrando così la loro redditività e misurando e verificando i loro effetti.

La sostenibilità in azione
9. I governi, la società civile, le imprese e le altre parti interessate devono rafforzare i loro impegni verso la sostenibilità tenendo conto delle sue tre dimensioni: la crescita economica sostenuta, inclusiva ed equa, lo sviluppo e l'integrazione sociale eque e la gestione integrata e sostenibile delle risorse naturali e degli ecosistemi.

10. E' fondamentale integrare la sostenibilità in tutte le decisioni della società e sostenere l'applicazione degli accordi ambientali multilaterali, in particolare i protocolli della Convenzione di Rio Conventions e l'Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (IPBES) recentemente istituite.

11. E' necessario incrementare la collaborazione con i settori privati e pubblici per accrescere il trasferimento delle tecnologie verdi e condividere le conoscenze, esperienze e competenze al fine di integrare la biodiversità ed i valori degli ecosistemi nella produzione e nel consumo mondiali. Si devono incoraggiare i governi e le imprese a ricercare una crescita verde ed inclusiva e rispettosa della parità uomo-donna, che garantisca l'integrazione sociale dei gruppi vulnerabili, combatta la povertà e mantenga l'impronta dell'umanità entro dei limiti ecologici ragionevoli.

12. E' doveroso mobilitare le comunità operando per la conservazione della biodiversità, lo sviluppo sostenibile e la riduzione della povertà negli sforzi comuni per mettere fine alla perdita della e la diversità biologica ed applicare delle soluzioni basate sulla natura con l'obiettivo di conservare la biodiversità accrescere la resilienza, rafforzare l'equità, promuovere l'uguaglianza tra i sessi e, allo stesso tempo, ridurre la povertà e dunque migliorando il benessere degli abitanti del pianeta.

13. Tutti i settori della società devono impegnarsi totalmente nella messa in opera delle conclusioni della Conferenza Rio+20 a tutti i livelli, in particolare formulando degli Obiettivi di sviluppo sostenibile ben mirati. Bisogna mobilitare tutti gli stakeholders per l'attuazione del Piano strategico per la diversità biologica 2011-2020 e degli Obiettivi di Aichi (adottati durante il decimo meeting della conferenza delle parti della Convention on Biological Diversity), che sono egli strumenti fondamentali per lottare contro le cause che sottendono alla perdita di biodiversità, ed accrescere per tutti i vantaggi derivanti dalla biodiversità e dai servizi ecosistemici.

Per il nostro avvenire comune: ridurre i divari nella governance dell'utilizzo della natura
14. Rio+20 ha rafforzato la constatazione che esistono numerosi divari sostanziali in termini di governance ambientale e questo a tutti i livelli. Ma la Conferenza ha anche presentato numerosi esempi incoraggianti, prova che le azioni portate avanti attraverso apposite convenzioni sono più efficaci per negoziare efficacemente dei risultati e prendere decisioni migliori per quel che riguarda le risorse naturali, dalle quali dipendono. Sappiamo che le azioni e le decisioni degli esseri umani - considerati in quanto cittadini, agenti economici o organismi politici - formano la governance e possono proteggere o deteriorare la natura, quindi quel che è la base della vita sulla Terra. Dobbiamo vigilare per migliorare la governance dell'utilizzo della natura, attraverso una maggiore regolarità e coerenza, offrendo ai decisori degli strumenti come le convenzioni tra decisori, portatori di interesse e cittadini in grado di gestire e negoziare l'utilizzo sostenibile della natura e la condivisione equa dei vantaggi.

15. E' necessario incoraggiare la governance efficace ed equa dell'utilizzo della natura a tutti I livelli necessari: gestione oculata delle risorse naturali da arte delle popolazioni autoctone, gestione integrata delle aree protette e delle risorse naturali e presa di decisioni nazionale e internazionale per uno sviluppo sostenibile.

16. L'IUCN deve essere il protagonista principale nel fornire una forte leadership per una migliore governance, più equa, dell'utilizzo della natura e delle risorse naturali. Il potere unico dell'insieme dell'IUCN rafforzerà le conoscenze e l'azione necessarie per permettere alla specie umana di condividere le responsabilità ed i vantaggi della conservazione della diversità biologica.

17. I diritti degli stakeholders socialmente vulnerabili vanno rispettati, in particolare le comunità locali ed i popoli autoctoni, e incoraggiare la condivisione giusta ed equa dei vantaggi provenienti dalle funzioni ecologiche della diversità biologica. A questo riguardo, incoraggiamo tutti i Paesi a ratificare il Protocollo di Nagoya sull'accesso alle risorse genetiche e la condivisione giusta ed equa dei vantaggi.

La strada da seguire dopo Jeju
18. Il Governo della Repubblica di Corea e la Provincia autonoma speciale di Jeju hanno proposto di organizzare, con frequenza regolare ed a Jeju, i "World Leaders Dialogues" inaugurati durante questo World Conservation Forum e che prenderanno il nome di Jeju World Leaders' Conservation Forum. L'IUCN lavorerà per fare in modo che le soluzioni basate sulla natura siano al centro della realizzazione degli Obiettivi di Aichi e della Conclusioni della Conferenza Rio+20 e delle sessioni del World Conservation Congresses. Infine, l'IUCN svolgerà un ruolo attivo per dimostrare il ruolo potenziale di una green economy nelle politiche pubbliche e nel comportamento delle imprese a livello locale, regionale e mondiale.

19. Durante il 2012 World Conservation Congress, sull'isola di Jeju, nella Repubblica di Corea, l'IUCN ed i suoi numerosi partner si sono riuniti per rafforzare la loro cooperazione e costruire così un mondo giusto, che valorizzi e conservi la natura.
PDF 
Il programma globale IUCN 2013-2016

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La bozza del programma Europeo IUCN