Ichthyosaura alpestris ssp. apuana
Tassonomia
Regno | Phylum | Classe | Ordine | Famiglia |
ANIMALIA | CHORDATA | AMPHIBIA | CAUDATA | SALAMANDRIDAE |
Nome scientifico | Ichthyosaura alpestris ssp. apuana |
Descrittore | (Bonaparte, 1839) |
Nome comune | TRITONE ALPESTRE |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | Quasi Minacciata (NT) |
Anno di pubblicazione | 2013 |
Autori | Franco Andreone, Claudia Corti, Francesco Ficetola, Edoardo Razzetti, Antonio Romano, Roberto Sindaco |
Revisori | UZI, SHI |
Compilatori | Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili |
Razionale | Valutata Quasi Minacciata (NT) in quanto in varie aree i trend sono negativi malgrado la popolazione sia al di sotto dei limiti dei criteri minimi per considerarla Vulnerabile (VU). |
Areale Geografico
Distribuzione | Endemismo italiano con un areale appenninico. È presente sui rilievi del Piemonte centrale e meridionale (Collina di Torino, Langhe), in Liguria (a ovest fino al Savonese) e sull'Appennino ligure-piemontese e Pavese, fino alla Toscana. La popolazione più meridionale è quella dei Monti della Laga, nel Lazio, del tutto isolata. (F. Andreone, S. Tripepi, S. Vanni in Lanza et al. 2007). |
Popolazione
Popolazione | Le popolazioni della Toscana e del Piemonte sono considerate in declino per scomparsa dei siti (Vanni & Nistri 2006, R. Sindaco in litt.); in alcuni comprensori della provincia di Genova la specie è scomparsa da quasi la metà dei siti segnalati da Doria & Salvidio (1994) (F. Oneto in litt.). In Liguria e nell' Appennino Lombardo la specie è nel complesso frequente e adattabile (S. Salvidio, D. Ottonello e E. Razzetti in litt.), in provincia di Pavia la specie è scomparsa dall'alta Val Coppa in seguito alla distruzione dell'unico sito di presenza noto (Bernini et al. 2004) è scomparso inoltre dall'unica pozza presente presso i Piani del Lesima in seguito all'introduzione di salmonidi (E. Razzetti com. pers.). |
Tendenza della popolazione | Stabile |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | Vive in piccoli bacini con acque ferme, sovente di origine antropica, utilizzati storicamente per l'abbeverata del bestiame e l'irrigazione delle colture (F. Andreone, S. Tripepi, S. Vanni in Lanza et al. 2007). Più raro in habitat naturali. |
Ambiente | Terrestre |
Minacce
Principali minacce | Minacciata dall'abbandono della pastorizia che provoca la scomparsa dei siti riproduttivi (pozze, abbeveratoi), dall'introduzione di pesci e da alterazioni antropiche in generale (Lanza et al 2007). Una possibile minaccia futura è legata alla diffusione di patogeni in seguito alla recente espansione di rane alloctone (Adriana Bellati in litteris) |
Misure di conservazione
Misure di conservazione | Nessuna informazione |
Bibliografia
Bernini, F., Bonini, L., Ferri, V., Gentilli, A., Razzetti, E., Scali, S. (a cura di) (2004), Atlante degli Anfibi e dei Rettili della Lombardia "Monografie di Pianura" n. 5, Provincia di Cremona, Cremona pp. 255 Lanza, B., Andreone, F., Bologna, M.A., Corti, C., Razzetti, E. (2007), Fauna d'Italia, Amphibia Calderini, Bologna Sindaco, R., Doria, G., Razzetti, E. & Bernini, F. (2006), Atlante degli anfibi e rettili d'Italia Societas Herpetologica Italica, Edizioni Polistampa, Firenze |