Antipathes dichotoma
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Tassonomia
| Regno | Phylum | Classe | Ordine | Famiglia |
| ANIMALIA | CNIDARIA | ANTHOZOA | ANTIPATHARIA | ANTIPATHIDAE |
| Nome scientifico | Antipathes dichotoma |
| Descrittore | Pallas, 1766 |
| Note tassonomiche | La cogenerica Antipathes fragilis rimane un caso dubbio essendo andato perduto il campione tipo e non essendo stata mai più segnalata. |
Informazioni sulla valutazione
| Categoria e criteri della Lista Rossa | Minor Preoccupazione (LC) |
| Anno di pubblicazione | 2014 |
| Autori | Marzia Bo, Carlo Cerrano, Giuseppe Corriero, Giorgio Bavestrello, Eva Salvati, Roberto Sandulli |
| Revisori | Leonardo Tunesi |
| Compilatori | Eva Salvati, Marzia Bo, Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Corrado Teofili |
| Razionale | La specie sembra avere una ampia distribuzione nei mari italiani, e, sebbene esistano diversi esempi concreti di impatto sulle popolazioni, non vi sono al momento dati che possano quantificare eventuali declini e pertanto è valutata a Minor Preoccupazione (LC). |
Areale Geografico
| Distribuzione | Specie segnalata in tutti i mari italiani ad eccezione del Nord Adriatico. |
Popolazione
| Popolazione | Tracce di declino di alcune popolazioni, come quelle liguri o campane, sono evidenti dalle indagini ROV Tracce di declino di alcune popolazioni sono evidenti dalle indagini ROV, sebbene nuove popolazioni vengano progressivamente scoperte. |
| Tendenza della popolazione | Unknown |
Habitat ed Ecologia
| Habitat ed Ecologia | Si insedia su fondali duri con modesta sedimentazione. Specie arborescente di grandi dimensioni (fino a 2 m di larghezza) che talvolta può presentarsi anche scarsamente ramificata. Non forma mai dense foreste sebbene modeste aggregazioni siano state trovate su alcune secche rocciose. Non si hanno dati precisi circa la stretegia riproduttiva di questa specie: si ritiene una specie longeva, con tassi di crescita modesti (sulla base di dati di alcune cogeneriche non mediterranee), capacità riproduttiva legata al periodo tardo-estivo, bassa dispersione larvale e tempi di generazione, supposti sui dati di un'altra specie di corallo nero, di circa 30 anni. Le colonie possono ospitare una ricca fauna associata. |
| Ambiente | Marino |
| Profondità (metri sotto il livello del mare) | Min: 80 m Max: 600 m |
Minacce
| Principali minacce | In alcune aree rocciose l'azione dei tramagli e dei palamiti può impattare sulle colonie, così come l'azione di risospensione del sedimento da parte dello strascico. Dati di impatto per la Grecia ionica riferiscono 70 colonie per anno per pescatore con la pesca al pagello in fondali del tutto comparabili a quelli italiani. Sebbene non esistano dati quantitativi, è noto che questa specie è comunemente parte del bycatch della pesca artigianale. |
Misure di conservazione
| Misure di conservazione | Se si dovessero identificare delle zone in cui le popolazioni sono in buone condizioni, quelle zone andrebbero certamente salvaguardate attraverso l'istituzione di aree marine protette pronfonde nelle quali vigono restrizioni alla pesca. |
Bibliografia
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