Lynx lynx
Tassonomia
Nome scientifico | Lynx lynx |
Descrittore | (Linnaeus, 1758) |
Nome comune | Lince |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | Non Applicabile (NA)
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Anno di pubblicazione | 2013
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Autori | Luigi Boitani, Carlo Rondinini
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Revisori | UZI, Atit
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Compilatori | Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili
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Razionale | Delle tre località italiane dove la lince è segnalata (Alpi orientali, Alpi occidentali, Abruzzo) solo la prima sembra capace di sostenere una popolazione ancorché piccola e dipendente dall'immigrazione dalla vicina Slovenia. Le linci sporadicamente segnalate nelle Alpi occidentali sembrano in continuità con popolazioni più consistenti della Francia e Svizzera. Le popolazioni della Slovenia, della Francia e della Svizzera sono tutte originate da progetti di reintroduzione di individui provenienti dai Carpazi. Gli avvistamenti di linci in Abruzzo negli anni '90 sembrano da riferire a un probabile rilascio illegale di linci di provenienza ignota. La loro presenza non è più segnalata da qualsi 10 anni. In Italia sono presenti non più di 20 individui, prevalentemente sulle Alpi orientali. Nel complesso, non sembra possibile ipotizzare una popolazione stabile di lince in Italia.
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Areale Geografico
Distribuzione | Attualmente non sono presenti popolazioni stabili, ma negli ultimi anni le Alpi orientali (dal tarvisiano, al Veneto e fino al Trentino orientale) sono interessate da un naturale fenomeno di ricolonizzazione da parte di esemplari provenienti dalla popolazione slovena. Sporadicamente vengono segnalati alcuni individui in Lombardia, Valle d' Aosta e Piemonte provenienti dalle popolazioni svizzere (P. Genovesi in Spagnesi & Toso 1999). Alcuni individui possibilmente erratici sono presenti nella zona compresa tra i Parchi d'Abruzzo e della Majella. La loro presenza è probabilmente frutto di immissioni illegali (M.A. Bologna e T. Mingozzi in Boitani et al. 2003).
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Popolazione
Popolazione | La Lince è stata eradicata dal territorio nazionale nella prima metà del XX secolo. Attualmente si stima che in Italia siano complessivamente presenti 10-15 individui, provenienti dalle popolazioni svizzere e slovena (P. Genovesi in Spagnesi & Toso 1999).
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Tendenza della popolazione | Nessuna informazione |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | La Lince abita gli ambienti forestali caratterizzati da buone densità di prede, in particolare di ungulati. Come la gran parte dei Felidi, la Lince è infatti strettamente vertebratofaga e si alimenta in prevalenza di ungulati, selezionando di solito le specie di minori dimensioni come il Capriolo (Capreolus capreolus) e il Camoscio delle Alpi (Rupicapra rupicapra), ma predando anche lepri, Uccelli e Roditori. La densità della Lince è sempre molto bassa, in relazione agli elevatissimi requisiti spaziali ed all'organizzazione sociale. Essa infatti necessita di 1-2,5 kg di carne al giorno (P. Genovesi in Spagnesi & Toso 1999).
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Ambiente | Terrestre
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Minacce
Principali minacce | Il principale fattore di minaccia per la specie in Italia è la persecuzione cui viene sottoposta da parte dell'uomo, seppure sia strettamente protetta dalla legge (P. Genovesi in Spagnesi & Toso 1999).
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Misure di conservazione
Misure di conservazione | La conservazione della Lince è resa particolarmente difficile dalle bassissime densità che la specie raggiunge anche in condizioni ambientali favorevoli, e dagli enormi requisiti spaziali, che rendono inefficace ogni politica di conservazione ristretta alle sole aree protette (P. Genovesi in Spagnesi & Toso 1999). Elencata in appendice II, IV della direttiva Habitat (92/43/CEE) e non cacciabile in Italia. Inclusa in aree protette.
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Bibliografia
Boitani, L., Lovari, S. & Vigna Taglianti, A. (2003), Fauna d'Italia, Mammalia III: Carnivora - Artiodactyla Calderini, Bologna
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