Hierophis viridiflavus
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Tassonomia
Regno | Phylum | Classe | Ordine | Famiglia |
ANIMALIA | CHORDATA | REPTILIA | SQUAMATA | COLUBRIDAE |
Nome scientifico | Hierophis viridiflavus |
Descrittore | (Lacépède, 1789) |
Nome comune | BIACCO |
Note tassonomiche | Specie precedentemente inclusa in Coluber, ma spostata in Hierophis secondo Schätti & Utiger (2001) e Nagy et al. (2004). |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | Minor Preoccupazione (LC) |
Anno di pubblicazione | 2013 |
Autori | Franco Andreone, Claudia Corti, Francesco Ficetola, Edoardo Razzetti, Antonio Romano, Roberto Sindaco |
Revisori | UZI, SHI |
Compilatori | Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili |
Razionale | Sebbene soggetta ad un'alta mortalità a causa di investimenti stradali, soprattutto nelle zone più infrastrutturate del paese e durante il periodo riproduttivo, la specie è valutata specie a Minor Preoccupazione (LC) per la sua ampia distribuzione, per la popolazione presumibilmente ampia, per la tolleranza a una vasta varietà di habitat anche modificati e perché è poco probabile che sia in declino abbastanza rapido per rientrare in una categoria di minaccia. |
Areale Geografico
Distribuzione | Distribuita dalla Spagna nord-orientale alla Croazia, in Italia è presente nella penisola, in Sicilia, Sardegna e molte isole minori. Si trova dal livello del mare fino a oltre 2000 m di quota (S. Vanni & A. Nistri in Sindaco et al. 2006). |
Popolazione
Popolazione | Uno dei serpenti italiani più diffusi e frequenti. Comune o abbondante in habitat idoneo (S. Vanni & A. Nistri in Sindaco et al. 2006). In aree molto antropizzate della Pianura Padana la specie è invece rara. |
Tendenza della popolazione | Stabile |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | Si trova in ogni tipo di habitat naturale e semi-naturale. Predilige ambienti aridi, aperti e con buona copertura vegetazionale: cespuglieti, macchia, boschi aperti (decidui e misti), aree coltivate, giardini rurali, strade, rovine (S. Vanni & M. A. L. Zuffi in Corti et al. 2010). |
Ambiente | Terrestre |
Altitudine (metri sopra il livello del mare) | Max: 2100 m |
Minacce
Principali minacce | Non si conoscono minacce gravi per la specie (S. Vanni & A. Nistri in Sindaco et al. 2006), sebbene sembra soffrire di un'alta mortalità a causa di investimenti automobilistici, soprattutto durante il periodo riproduttivo. |
Misure di conservazione
Misure di conservazione | Elencata in appendice II della Convenzione di Berna e in appendice IV della direttiva Habitat (92/43/CEE). Presente in numerose aree protette (Cox & Temple 2009). |
Bibliografia
Corti, C., Capula, M., Luiselli, L., Razzetti, E., Sindaco, R. (2010), Fauna d'Italia, Reptilia Calderini, Bologna Cox, N.A. e Temple, H.J. (2009), European Red List of Reptiles. Office for Official Publications of the European Communities., Luxembourg Sindaco, R., Doria, G., Razzetti, E. & Bernini, F. (2006), Atlante degli anfibi e rettili d'Italia Societas Herpetologica Italica, Edizioni Polistampa, Firenze |