Gypaetus barbatus
Tassonomia
Nome scientifico | Gypaetus barbatus |
Descrittore | (Linnaeus, 1758) |
Nome comune | Gipeto |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | In Pericolo Critico (CR) D
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Anno di pubblicazione | 2012
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Autori | Valentina Peronace, Jacopo G. Cecere, Marco Gustin, Carlo Rondinini
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Revisori | Alessandro Andreotti, Nicola Baccetti, Pierandrea Brichetti, Lorenzo Fornasari, Bruno Massa, Sergio Nissardi, Lorenzo Serra, Fernando Spina, Guido Tellini Florenzano
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Compilatori | Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili
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Razionale | La specie in Italia si è estinta nel 1969 (Brichetti & Fracasso 2003) e gli individui attualmente presenti sono frutto di un progetto internazionale di reintroduzione iniziato nel 1986 (Brichetti & Fracasso 2003). Il numero di individui maturi nel 2008 è stimato in 6-8, nidificanti nel Parco Nazionale dello Stelvio e nelle Alpi Marittime (Bassi 2009, 2011) e, anche a causa di azioni del progetto di reintroduzione ancora in atto, la popolazione è in incremento. Tuttavia la specie in Italia è ancora minacciata da persecuzione diretta, dalla diminuzione del pascolo brado, dalla diminuzione della disponibilità trofica e dal saturnismo. La specie si qualifica pertanto per la categoria In Pericolo Critico (CR), a causa del numero di individui maturi estremamente ridotto. La popolazione italiana fa parte della pur sempre esigua popolazione alpina che conta oggi 14 coppie, ed essendo questa ancora dipendente da azioni di conservazione, non sembra probabile che ci possa essere immigrazione di individui da fuori regione. La valutazione finale resta, pertanto, invariata.
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Areale Geografico
Distribuzione | In Italia è attualmente presente con poche coppie sulle Alpi, frutto di un recente progetto di reintroduzione che ha interessato l'intero arco alpino a partire dal 1986 (dati LIPU).
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Popolazione
Popolazione | Estinta in Italia dal 1968-69 (ultime nidificazioni in Sardegna, Brichetti & Fracasso 2003). Attualmente nel Parco Nazionale dello Stelvio nidificano 3-4 coppie, mentre nel 2007 sono state stimate 14 coppie nidificanti complessivamente in tutto l'arco alpino (dati LIPU).
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Tendenza della popolazione | In aumento |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | Sulle Alpi, frequenta quote variabili tra circa 1.000 e 4.000 m s.l.m., prediligendo pascoli, praterie e altre aree aperte per la ricerca del cibo e ampie pareti rocciose per la nidificazione e anche come posatoi o dormitori (Genero & Pedrini in Pedrini et al. 2005). Il nido è solitamente posto in piccole caverne o su cenge rocciose riparate da rocce soprastanti. Ogni coppia può avere fino a 5 nidi alternativi in un territorio.
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Ambiente | Terrestre
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Minacce
Principali minacce | Le principali minacce sono da attribuirsi ai cambiamenti nei sistemi di conduzione agricola e di allevamento del bestiame e alle uccisioni illegali.
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Misure di conservazione
Misure di conservazione | Elencata in Allegato I della Direttiva Uccelli (79/409/CEE). Risulta, inoltre, specie particolarmente protetta in Italia ai sensi della legislazione venatoria (Art. 2, 157/92). Specie oggetto di tutela secondo l'Articolo 2 della Legge 157/92.
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Bibliografia
Brichetti, P. and Fracasso, G. (2003), Ornitologia italiana - Gavidae-Falconidae Alberto Perdisa Editore, Bologna
Genero F. & Pedrini P. (2005), Gipeto Gypaetus barbatus. In: Pedrini P., Caldonazzi M., Zanghellini S. (eds.) Atlante degli Uccelli nidificanti e svernanti in provincia di Trento. Museo Tridentino di Scienze Naturali, Acta Biologica 80 (2003), suppl. 2: 136-137.
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