Dama dama
Tassonomia
Nome scientifico | Dama dama |
Descrittore | (Linnaeus, 1758) |
Nome comune | Daino |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | Non Applicabile (NA)
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Anno di pubblicazione | 2013
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Autori | Carlo Rondinini
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Revisori | UZI, Atit
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Compilatori | Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili
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Razionale | Specie introdotta in tempi storici, considerarata come alloctona per il territorio italiano. La gestione dovrebbe mirare al contenimento delle popolazioni o, nelle situazioni di conflitto con habitat e fauna autoctona, alla loro eradicazione.
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Areale Geografico
Distribuzione | Distribuito in modo disomogeneo su tutta la penisola comprese le isole maggiori, con popolazioni di maggiori dimensioni in Toscana ed Emilia-Romagna. Il nucleo più consistente è quello della Tenuta Presidenziale di San Rossore che in 4600 ha ospita un numero di capi oscillante fra 1000 e 1500. Lungo il litorale Tirrenico la specie è presente nel Parco Regionale della Maremma Toscana e nel Tenuta Presidenziale di Castelporziano. L'Appennino centro settentrionale, dall'Umbria alla Liguria, è popolato da nuclei più o meno numerosi. Lungo il litorale adriatico sono presenti nuclei presso il Bosco della Mesola, stimato circa di 400 capi, e nel Bosco Nordio, presso Marghera (M. Apollonio in Boitani et al. 2003).
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Popolazione
Popolazione | A causa dell' elevato livello di socialità e della plasticità trofica il Daino presenta una limitata capacità di dispersione e può raggiungere localmente anche densità estremamente elevate (>30 capi/100 ha) con danni notevoli al soprassuolo boschivo (S. Focardi in Spagnesi & Toso 1999). In Italia la consistenza delle popolazioni di daino è probabilmente non minore di 10000 individui (M. Apollonio in Boitani et al. 2003).
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Tendenza della popolazione | Nessuna informazione |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | Il Daino è un tipico ungulato di ambiente mediterraneo. Come è tuttavia dimostrato dalla sua ubiquità, la sua notevole plasticità trofica (può comportarsi sia come pascolatore che come brucatore) ed il comportamento assai variabile, improntato ad un elevato livello di socialità, lo rendono adatto ad un gran numero di ambienti, specialmente se caratterizzati dalla presenza di praterie e radure. Tuttavia esso non si trova a suo agio in montagna, soprattutto quanto l' innevamento è prolungato, ed in zone estremamente aride. La specie mostra spesso una notevole segregazione ecologica fra i sessi, correlata a differenze nella dieta (S. Focardi in Spagnesi & Toso 1999).
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Ambiente | Terrestre
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Altitudine (metri sopra il livello del mare) | Max: 800-1000 m
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Minacce
Principali minacce | In Italia il Daino presenta problemi di gestione ma non di conservazione; pertanto la politica di reintroduzione generalizzata di questa specie, come è stata condotta nel secondo dopoguerra, dovrebbe cessare e tali operazioni dovrebbero essere limitate a casi particolari utilizzando moderne procedure di valutazione (S. Focardi in Spagnesi & Toso 1999).
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Misure di conservazione
Misure di conservazione | Nessuna informazione
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Bibliografia
Boitani, L., Lovari, S. & Vigna Taglianti, A. (2003), Fauna d'Italia, Mammalia III: Carnivora - Artiodactyla Calderini, Bologna
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