Ixobrychus minutus
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Tassonomia
Regno | Phylum | Classe | Ordine | Famiglia |
ANIMALIA | CHORDATA | AVES | CICONIIFORMES | ARDEIDAE |
Nome scientifico | Ixobrychus minutus |
Descrittore | (Linnaeus, 1766) |
Nome comune | Tarabusino |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | Vulnerabile (VU) C1 |
Anno di pubblicazione | 2012 |
Autori | Valentina Peronace, Jacopo G. Cecere, Marco Gustin, Carlo Rondinini |
Revisori | Alessandro Andreotti, Nicola Baccetti, Pierandrea Brichetti, Lorenzo Fornasari, Bruno Massa, Sergio Nissardi, Lorenzo Serra, Fernando Spina, Guido Tellini Florenzano |
Compilatori | Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili |
Razionale | L'areale della popolazione italiana risulta essere maggiore di 20000 km² (Boitani et al. 2002). Il numero di individui maturi è stimato in 2600-4600 e risulta stabile nel periodo 1990-2000 (Brichetti & Fracasso 2003, BirdLife International 2004). Tuttavia la specie appare oggi in declino, sospettato essere almeno del 10% negli ultimi 10 anni (circa tre generazioni) soprattutto in Pianura Padana (Brichetti com.pers.). Per questo motivo la popolazione italiana viene classificata Vulnerabile (VU) per il criterio C1. La popolazione globale sembra essere in lieve declino (IUCN 2009) e quella Europea non presenta uno stato di conservazione sicuro (BirdLife International 2004). Al momento dunque non è possibile sospettare immigrazione da fuori regione, la valutazione rimane quindi invariata. |
Areale Geografico
Distribuzione | Specie migratrice nidificante estiva in Pianura Padana e nelle regioni centrali, più scarsa e localizzata al meridione, in Sicilia e Sardegna. |
Popolazione
Popolazione | Popolazione italiana stimata in 1.300-2.300 coppie (Brichetti & Fracasso 2003) ed è considerata stabile nel periodo 1990-2000 (BirdLife International 2004). Tuttavia la specie appare oggi in declino sospettato essere almeno del 10% negli ultimi 10 anni (circa 3 generazioni) soprattutto in Pianura Padana. In Lombardia è riportata una forte diminuzione della specie durante gli ultimi 20 anni (Vigorita & Cucè 2008 in Gustin et al. 2009) mentre in Piemonte appare in calo sia a livello generale, che a livello di singole province (Aimassi & Reteuna 2007 in Gustin et al. 2009). |
Tendenza della popolazione | In declino |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | Nidifica in zone umide d'acqua dolce, ferma o corrente. Si rinviene prevalentemente presso laghi e stagni eutrofici, con abbondante vegetazione acquatica ed in particolare canneti a Phragmites. |
Ambiente | Terrestre |
Minacce
Principali minacce | Nelle risaie e nelle zone umide naturali (o naturaliformi) sottoposte a forti pressioni antropiche è minacciato dall'eliminazione delle aree marginali (canneti, altra vegetazione palustre spontanea), utilizzate per la nidificazione. Potenzialmente importanti per la conservazione della specie sono anche le condizioni riscontrate durante lo svernamento in Africa e la migrazione per e da i quartieri riproduttivi (Gustin et al. 2009). |
Misure di conservazione
Misure di conservazione | Elencata in Allegato I della Direttiva Uccelli (79/409/CEE). |
Bibliografia
BirdLife International (2004), Birds in Europe: population estimates, trends and conservation status. Boitani, L., Corsi, F., Falcucci, A., Maiorano, L., Marzetti, I., Masi, M., Montemaggiori, A., Ottaviani, D., Reggiani, G., & Rondinini, C. (2002), Rete Ecologica Nazionale. Un approccio alla conservazione dei vertebrati italiani Università di Roma "La Sapienza", Dipartimento di Biologia Animale e dell'Uomo; Ministero dell'Ambiente, Direzione per la Conservazione della Natura. Istituto di Ecologia Applicata, Roma Brichetti, P. and Fracasso, G. (2003), Ornitologia italiana - Gavidae-Falconidae Alberto Perdisa Editore, Bologna Gustin M., Brambilla M. & Celada C. (2009), Valutazione dello stato di conservazione dell'avifauna italiana. Rapporto tecnico inedito su incarico del Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare. pp. 1-1151 |