Gestione della pesca nei mari profondi: sfide e opportunità
04 Novembre 2011
Nel corso di una riunione tenutasi recentemente presso le Nazioni Unite a New York, IUCN e The Nature Conservancy hanno espresso raccomandazioni politiche su come migliorare la gestione delle pesca in acque profonde e gli ecosistemi.
La pesca è spesso praticata senza rispettare i limiti di cattura e le norme esistenti. Questo tipo di pesca viene praticata da poche navi appartenenti un piccolo numero di paesi e contribuisce solo marginalmente al settore della pesca di cattura globale marino. Tuttavia, questa attività di pesca in alto mare, se non adeguatamente gestita, ha la potenzialità di porre in serio pericolo specie uniche ed ecosistemi che la comunità scientifica ha appena cominciato a scoprire. Garantire la sostenibilità della pesca in acque profonde è ancora possibile, e ciò richiede solo una minima parte degli sforzi necessari per risolvere le minacce derivanti da altri tipi di pesca. È necessaria "semplicemente" una forte volontà politica.
Per superare alcune delle difficoltà incontrate dagli Stati e dalle Organizzazioni Regionali di Gestione della Pesca (RFMO) nell'adeguarsi agli accordi esistenti, le raccomandazioni includono suggerimenti su: una maggiore condivisione dei dati relativi alla pesca in acque profonde, una migliore analisi sulle valutazioni del rischio, l'eliminazione dei sussidi che generano sovra-sfruttamento e una maggiore attenzione nella limitazione delle catture accidentali e nella protezione degli ecosistemi chiave.
Per saperne di più: http://iucn.org/about/work/programmes/marine/