Il comitato italiano della IUCN incontra il direttore generale Bruno Oberle
Il presidente IUCN Italia, Carlo Zaghi, ribadisce la forte convergenza fra il governo italiano e l'azione della IUCN
04 Dicembre 2020
Prospettive e strategie future della Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, questi i temi affrontati nel corso dell'incontro del 3 dicembre tra il Comitato italiano IUCN e il nuovo direttore generale Bruno Oberle. Il meeting, che si è svolto in modalità telematica, è stato aperto dal presidente del Comitato italiano IUCN dott. Carlo Zaghi, direttore generale della Direzione Patrimonio Naturalistico del Ministero dell'Ambiente, che ha ricordato la forte convergenza fra il governo italiano e la IUCN, come emerso in un recente incontro fra lo stesso Oberle con il Ministro Sergio Costa. Zaghi ha anche ricordato l'impegno italiano sui temi specifici portati avanti della IUCN, in particolare sulle Liste Rosse e le Green List, nonché l'impegno del governo sia per gli investimenti nelle Zone Economiche Ambientali dei parchi che per la creazione dei "caschi verdi per l'ambiente" in collaborazione con l'Unesco.
Il direttore Bruno Oberle ha ribadito la necessità di ridare alla IUCN un ruolo centrale nel dibattito internazionale sui temi relativi alla conservazione della natura. Il direttore ha accennato ad un ruolo più incisivo della IUCN nel campo dell'alta formazione sui temi della sostenibilità ambientale ed ha fatto riferimento anche alla necessità di intervenire sulle dinamiche economiche in atto, in particolare rimarcando i rischi che la perdita di biodiversità possono arrecare anche all'economia, oltre che alla natura. Da qui la necessità di favorire una sorta di "finanza per la natura", che agisca eticamente per favorire gli investimenti in chiave di sostenibilità e conservazione naturalistica.
Su questo tema, ha aggiunto il direttore della IUCN, và tenuta in considerazione la prospettiva di massicci investimenti finalizzati alla ripartenza delle economie mondiali pesantemente colpite dalla pandemia da Coronavirus. A tale proposito Oberle ha ricordato che la IUCN può svolgere un ruolo rilevante nel rimarcare alle autorità mondiali la necessità che almeno una parte di questi investimenti sia utilizzata in chiave di sostenibilità ambientale e difesa della natura, avendo tali settori un importante ritorno sia in termini di creazione di lavoro che di sviluppo sostenibile; unica strada oggi percorribile per non compromettere ulteriormente l'equilibrio del Pianeta.