Liste Rosse italiane, strumento di tutela della biodiversità
Il tema dell’incontro promosso da MiTE e Federparchi e svoltosi ad Euroflora il 6 maggio
11 Maggio 2022
Le Liste Rosse hanno lo scopo di monitorare e individuare il livello di rischio delle specie al fine di elaborare opportune strategie di intervento per la loro salvaguardia.
Le Liste Rosse italiane sono realizzate da Federparchi per conto del Ministero della Transizione Ecologica e sono realizzate seguendo i rigorosi criteri scientifici della IUCN, alla loro realizzazione contribuiscono numerosi esperti e centri di ricerca specializzati nel settore. La loro importanza è stata oggetto dell'incontro svoltosi il 6 maggio a Euroflora, promosso dal MiTE e Federparchi, con focus su flora, api e Capovaccaio.
Le Liste Rosse riguardano sia la flora che la fauna. La flora più a rischio è quella che vive in ambienti umidi, soggetta a inquinamento, cementificazione e pesticidi. Questi ultimi incidono pesantemente anche sulla vita delle api che, come tutti gli impollinatori, svolgono una funzione fondamentale per la ricchezza della biodiversità.
Nel corso del dibattitto è stato sottolineato l'importanza delle aree naturali protette per la conservazione delle specie; le Liste Rosse, infatti, aiutano ad individuare le priorità da seguire nelle azioni di tutela.
Particolare attenzione è stata posta al ruolo delle api mellifere per la molteplicità dei ruoli che esse svolgono a partire dalla diffusione del polline, e quindi della biodiversità, sino a quelli di natura economica per la produzione di miele che, per la sola Unione Europea, ammonta ad un volume di oltre un miliardo di euro l'anno. L'enorme varietà di specie degli apoidei – è stato detto – richiede anche una particolare cura delle ricerche di natura tassonomica al fine di classificare ed individuare le varie tipologie, anche al fine di una migliore tutela.
Infine è stato illustrato il progetto Life Egyptian Vulture dedicato alla conservazione del Capovaccaio, un raro avvoltoio in grave pericolo di estinzione che è presente in alcune regioni meridionali e su cui sono in atto interventi di protezione.
Il Video dell'incontro è disponibile sul canale YouTube di Federparchi