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Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
Federparchi

Pteroplatytrygon violacea


Non ApplicabileCarente di DatiLCQuasi MinacciataVulnerabileIn PericoloIn Pericolo CriticoEstinta nella RegioneEstinta in Ambiente SelvaticoEstinta

Tassonomia

RegnoPhylumClasseOrdineFamiglia
ANIMALIACHORDATACHONDRICHTHYESRAJIFORMESDASYATIDAE

Nome scientificoPteroplatytrygon violacea
Descrittore(Bonaparte, 1832)
Nome comuneTRIGONE VIOLACEA

Informazioni sulla valutazione

Categoria e criteri
della Lista Rossa
Minor Preoccupazione (LC)
Anno di pubblicazione 2013
AutoriMassimiliano Bottaro, Umberto Scacco, Fabrizio Serena, Leonardo Tunesi, Marino Vacchi, Giuseppe Notarbartolo di Sciara
RevisoriUZI
CompilatoriCarlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili
RazionaleNon si hanno molte informazioni riguardo la struttura della popolazione e il trend, ma dati qualitativi suggeriscono che sia in aumento in particolare nel Mar Ligure, dove le catture come bycatch con i nuovi attrezzi da pesca pelagica sembrano essere meno frequenti. Per questo motivo e per le caratteristiche migratorie la specie viene valutata a Minor Preoccupazione (LC).

Areale Geografico

DistribuzionePresente lungo tutte le coste dei mari italiani.

Popolazione

PopolazioneNon si hanno molte informazioni riguardo la struttura della popolazione e il suo trend.
Da dati qualitativi non si nota un decremento, anzi la specie sembra essere in aumento (Mar Ligure), infatti, con i nuovi attrezzi da pesca pelagica, le catture di Trigone sono meno frequenti. Inoltre, essendo una specie migratrice, la mobilità facilita il recupero delle popolazioni.
Tendenza della popolazioneIn aumento

Habitat ed Ecologia

Habitat ed EcologiaPredilige un habitat pelagico, prevalentemente al largo della piattaforma continentale e lontano dal fondo marino, solitamente fino a 100m di profondità. Le femmine maturano a 3 anni, i maschi a 2 anni e l'età massima registrata è di 10 anni (circa 7 anni, tempo di generazione). Specie migratrice a ciclio riproduttivo breve.
AmbienteMarino

Minacce

Principali minacceCatturata molto frequentemente come bycatch dalla pesca con i palangari pelagici (gli esemplari catturati risultano molto danneggiati dagli ami). Vengono rigettate in mare a causa del loro scarso o nullo valore commerciale.

Misure di conservazione

Misure di conservazioneAnnoverata nella CMS.

Bibliografia

Bradai, M.N., Saidi, B. & Enajjar, S. (2012), Elasmobranchs of the Mediterranean and Black sea: status, ecology and biology. Bibliographic analysis. Studies and Reviews. General Fisheries Commission for the Mediterranean, Rome, FAO pp. 103

Piovano, S., Clo, S., Basciano, G., Giacoma, C. (2010), Reducing longline bycatch: the larger the hook, the fewer the stingrays. Biological Conservation pp. 261-264

Relini, L., Garibaldi, F., Digitali, B. and Lanteri, L. (2002), Abundance of the pelagic stingray, Pteroplatytrygon (Dasyatis) violacea, in the Ligurian Sea, with preliminary notes about its feeding and growth. Proceedings of the 4th EEA Meeting, Livorno pp. 193-194

Scacco, U., Consalvo, I., Fortuna, C. & Mazzola, A. (2009), Elasmobranch by- catch in pelagic pair trawl: a preliminary study from Adriatic sea. In: Fisheries: Management, Economics and Perspectives.McManus N. F & Bellinghouseed D. S. eds. Hauppauge, NY pp. Chater 14, 385-406

Serena, F. (2005), Field identification guide to the sharks and rays of the Mediterranean and Black Sea. FAO Species Identification Guide for Fishery Purposes., Roma, FAO pp. 97

Tortonese, E. (1956), Fauna d'Italia. II. Leptocardia, Ciclostomata, Selachii. Edizioni Calderini, Bologna pp. 334

Vacchi, M. & Serena, F. (2010), Chondrichthyes In Relini, G. (ed) Checklist della Flora e della Fauna dei Mari Italiani (Parte II)Biologia Marina Mediterranea pp. 642-648


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