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Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
Federparchi

Petromyzon marinus


Non ApplicabileCarente di DatiMinor PreoccupazioneQuasi MinacciataVulnerabileIn PericoloCREstinta nella RegioneEstinta in Ambiente SelvaticoEstinta

Tassonomia

RegnoPhylumClasseOrdineFamiglia
ANIMALIACHORDATAAGNATHAPETROMYZONTIFORMESPETROMYZONTIDAE

Nome scientificoPetromyzon marinus
DescrittoreLinnaeus, 1758
Nome comuneLAMPREDA DI MARE

Informazioni sulla valutazione

Categoria e criteri
della Lista Rossa
In Pericolo Critico (CR) D
Anno di pubblicazione 2013
AutoriPier Giorgio Bianco, Vincenzo Caputo, Venera Ferrito, Massimo Lorenzoni, Francesco Nonnis Marzano, Fabrizio Stefani, Andrea Sabatini, Lorenzo Tancioni
RevisoriUZI
CompilatoriCarlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili
RazionaleLa consistenza numerica della popolazione di Lampreda di mare in Italia è meno di 50 individui ed è presente con una sola popolazione riproduttiva nel fiume Magra. Per queste ragioni è valutata In Pericolo Critico (CR).

Areale Geografico

DistribuzionePresente con una popolazione riproduttiva nel Fiume Magra (Ciuffardi et al. 2007). Occasionali nel mare. Segnalazioni sporadiche nell'Ombrone (in prossimità dello sbarramento di Steccaia (GR)). Altre segnalazioni, in corsi d'acqua della Toscana, sono state effettuate in Provincia di Firenze (Nocita 2002). Ogni anno, nel basso Tevere, non è raro trovare qualche esemplare; nell'arco degli ultimi quindici anni ne sono stati osservati alcuni esemplari, tra le catture accessorie dei pescatori professionali di anguille, operanti nel tratto terminale del Fiume Tevere, tra la foce e la zona di Ponte Galeria (Tancioni e Cataudella 2009, Sarrocco et al. 2012) (stazione campionamento: basso corso del Tevere nella zona di Ponte Galeria). In Sardegna l'ultima segnalazione risale al 1973.

Popolazione

PopolazioneNegli ultimi decenni sono stati catturati solo singoli esemplari erratici probabilmente del Fiume Magra. La popolazione presenta meno di 50 individui (Ciuffardi et al. 2007).
Tendenza della popolazioneUnknown

Habitat ed Ecologia

Habitat ed EcologiaSpecie euriterma, eurialina e anadroma. All'epoca in cui raggiungono la maturità sessuale all'età di 5-6 anni o tra i cinque e i 7-9 anni, le lamprede scendono verso il mare. La migrazione avviene fra l'autunno e l'inverno. La permanenza in acqua salata dura da due a quattro anni, in questo periodo gli animali frequentano le acque di profondità non superiore ai 500 m. Ad accrescimento ultimato compiono la prima migrazione primaverile, tra dicembre e aprile, e risalgono i fiumi dal mare alla ricerca di località adatte alla riproduzione. Nel periodo della montata le lamprede cessano di alimentarsi, mentre le strutture cornee della ventosa orale e della lingua regrediscono e l'intestino si atrofizza. La lampreda di mare non risale indistintamente tutti i corsi d'acqua, solitamente si rinviene in quelli che hanno acqua non troppo fredda e bene ossigenata. Preferisce fondali fangosi e ghiaiosi e predilige le zone luminose dei fiumi e dei ruscelli con acque ferme, ma soprattutto il loro corso superiore con acque correnti; frequenta pure i laghi, gli stagni, i fossati e i canali.
AmbienteAcqua dolce, Marino

Minacce

Principali minacceAlterazione dell'habitat dovuta a canalizzazioni e costruzione di sbarramenti che comportano l'interruzione della continuità fluviale limitandone la risalita nelle zone riproduttive; alterazione delle aree di frega; inquinamento delle acque.

Misure di conservazione

Misure di conservazioneElencata in appendice II della direttiva Habitat 2/43/CEE. Inclusa nel piano d'azione generale per la conservazione dei Pesci d'acqua dolce italiani (Zerunian, 2003). Sarebbe necessario garantire la continuità agli alvei.

Bibliografia

Bianco, P.G., Ketmaier, V., Soto, E., De Filippo, G. (2011), Gli Agnati e i Gamberi nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. In: G. De Filippo & P.G. Bianco eds. Contributi alla conoscenza della fauna ittica d'acqua dolce in aree protette d'Italia.Res.Wildl.Conserv. 3 (suppl.). IGF Publ., USA., pp. 66-98

Ciuffardi L., Monaci E., Balduzzi A., Mori M., Arillo A. (2007), Stato di conservazione della popolazione di Lampreda di mare nel bacino del Magra-Vara (Provincia della Spezia). Biologia Ambientale n.21 (2): pp. 107-112

Freyhof J. & Kottelat M. (2008), Petromyzon marinus In: IUCN 2011. IUCN Red List of Threatened Species. Version 2011.1. .

Hardisty, M.W. (1986a), Petromyzon marinus (Linnaeus 1758) in: Holcík, J. (ed.) The freshwater fishes of Europe.Aula, Wiesbaden n.vol. 1 pt. 1

Laine, A., Kamula, R. & Hooli, J. (1998), Fish & lamprey passage in a combined Denil & vertical slot fishway. Fisheries Management & Ecology n.5 pp. 31-44

Nocita, A. (2002), Carta Ittica della Provincia di Firenze. Provincia di Firenze - Assessossorato Agricoltura Caccia e Pesca, Museo di Storia Naturale Università degli Studi di Firenze, Sezione di Zoologia "La Specola"

Porcellotti, S. (2001), Web Museum della Fauna Europea

Sarrocco, S., Maio, G., Celauro, D. e Tancioni, L. (eds) (2012), Carta della biodiversità ittica delle acque correnti del Lazio. Analisi della fauna ittica. Regione Lazio, Assessorato all'Ambiente e Sviluppo Sostenibile – Agenzia Regionale Parchi.

Tancioni, L., Cataudella, S. (Ed.) (2009), Carta Ittica della Provincia di Roma - Contributo alla conoscenza Ecologica delle acque correnti superficiali della Provincia. Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" e Provincia di Roma- Assessorato alle Politiche dell'Agricoltura., Roma pp. 363

Zerunian, S. (2003), Piano d'azione generale per la conservazione dei pesci d'acqua dolce in Italia Quad. Cons. NaturaMinistero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio; Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica "A. Ghigi" n.17


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